de fr it

Privilegi commerciali

Tra il XV e l'inizio del XVII sec. i cant. conf. e i Paesi alleati (soprattutto le Tre Leghe e il Vallese) ottennero, singolarmente o collettivamente, privilegi commerciali nei territori confinanti tramite accordi contrattuali, di cui il primo risale al 1444. Tra i più rilevanti figurano il trattato con la Francia del 1516 (Pace perpetua), sottoposto a importanti modifiche nel 1602, 1663 e 1777, i vari capitolati di Milano del XV sec. e gli accordi commerciali con l'Austria del 1561 e del 1587, rinnovati nel 1612 e nel 1654 (Alleanze). Varie convenzioni furono stipulate anche con Venezia dai Grigioni (inizio del XV-fine del XVIII sec.), Berna (1615) e Zurigo (1618).

Gli accordi menz. in precedenza concedevano ai commercianti domiciliati nella Conf. o nei cant. firmatari la libertà di Commercio e di traffico, garantendo la sicurezza personale e delle merci e accordando riduzioni sui dazi, risp. l'esenzione da dazi arbitrari o futuri (Dogane) e da prescrizioni e tributi. Tali intese spesso scaturirono da Privilegi riconosciuti dapprima a singole persone, case commerciali o com. Per questo motivo, i privilegi commerciali in vari casi (Svizzeri in Francia, Grigionesi a Venezia) praticamente non possono essere distinti da altri diritti di cui beneficiavano i Conf. residenti nei diversi Paesi. In Francia ad esempio fino alla metà del XVIII sec. essi erano esentati dal testatico (o capitazione), introdotto nel 1695. I privilegi commerciali derivavano quindi da modelli giur. precedenti, in cui il commercio di lunga distanza dipendeva essenzialmente dalla protezione che le autorità locali garantivano ai commercianti forestieri (nationes). Questi privilegi venivano spesso concessi quale contropartita nel quadro o in relazione a patti che permettevano alle potenze straniere di assoldare mercenari sviz. e quindi assicurare nuove leve ai loro eserciti (Servizio mercenario, Imprenditori militari).

Risulta difficile stabilire in quale misura i privilegi commerciali abbiano favorito l'Economia d'esportazione conf. In base alle ricerche di Ella Wild, all'inizio del XVII sec. l'incidenza dei dazi sui prodotti artigianali importati a Lione ammontava a ca. il 10-15% del valore delle merci. Nei confronti dei concorrenti dell'Italia settentrionale (attivi soprattutto nel settore laniero) e della Germania meridionale (spec. tele di lino) l'ampia esenzione dai diritti doganali rappresentava un notevole vantaggio, che nella fase iniziale della produzione protoindustriale e dello sviluppo delle attività tessili rivolte all'esportazione in Svizzera assunse probabilmente una grande rilevanza (Protoindustrializzazione). Tale fattore ebbe probabilmente un forte peso anche per la ripresa, dopo la guerra dei Trent'anni, dell'industria delle telerie della Svizzera orientale, ripresa di cui non beneficiarono ad esempio i centri di produzione della Germania meridionale (Tele di lino). Le fonti risultano invece troppo scarse per valutare l'importanza dei privilegi commerciali per l'esportazione di prodotti agricoli (formaggio, bestiame).

I privilegi commerciali erano in contrasto con i crescenti prelievi fiscali imposti dagli Stati in via di consolidamento del XVII-XVIII sec. In Francia, dove erano rilevanti, già dagli anni 1630-40 vi furono forti pressioni per abolirli; con le riforme doganali di Jean-Baptiste Colbert del 1664 risp. 1667 vennero poi in gran parte soppressi (Mercantilismo). Per la crescita dell'economia d'esportazione sviz. nel XVIII sec. i privilegi commerciali probabilmente risultarono ininfluenti.

Riferimenti bibliografici

  • E. Wild, Die eidgenössischen Handelsprivilegien in Frankreich, 1909
  • H. Gmür, Das Bündnis zwischen Zürich/Bern und Venedig 1615/18, 1945
  • H. von Dulong, Entstehung und Verfall der eidgenössischen Zoll- und Handelsfreiheit in Frankreich, insbesondere in Lyon, vom ewigen Frieden 1516 bis zum Tarif Colberts 1664, 1959
  • P. Gern, Aspects des relations franco-suisses au temps de Louis XVI, 1970
  • M. Bundi, I primi rapporti tra i Grigioni e Venezia nel XV e XVI secolo, 1996 (ted. 1988)
Link

Suggerimento di citazione

Ulrich Pfister: "Privilegi commerciali", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 12.08.2010(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/013777/2010-08-12/, consultato il 18.04.2024.