28.4.1859 Torre (oggi com. Blenio), 21.12.1939 Torre, catt., di Torre. Figlio di Carlo, cioccolatiere a Milano, e di Caterina Bertoni. (1898) Caterina Pedrazzini, figlia di Giuseppe, ingegnere idraulico. Nel 1873 si trasferì a Londra, dove fu attivo quale cameriere e fece poi fortuna nel ramo alberghiero. Tornato a Torre nel 1903, investì il suo patrimonio nella realizzazione della ferrovia Biasca-Acquarossa (1911) e nella Chocolat Cima Frères di Dangio (Chocolat Cima SA, dal 1930 Chocolat Cima-Norma SA), in gravi difficoltà finanziarie, che rilevò poi nel 1913; nello stesso tempo acquistò l'inventario e i diritti sulla clientela della fabbrica zurighese Norma in liquidazione. Modernizzò e ampliò gli stabilimenti, danneggiati da un incendio nel 1915, realizzando un piccolo villaggio industriale. Alla sua morte la fabbrica passò poi ai generi Francesco Antognini e Luigi Ferrazzini (chiusura nel 1968). P. fu sindaco di Torre dal 1903 al 1939.
Riferimenti bibliografici
- L. Pagani, Memorie di un bleniese, 1992, 37-40
- L'oro bruno - Cioccolato e cioccolatieri delle terre ticinesi, cat. mostra Lottigna, 2007, 73-119
Scheda informativa
Dati biografici | ∗︎ 28.4.1859 ✝︎ 21.12.1939 1859-04-281939-12-21 |
Classificazione
Economia e mestieri |