
1413/15, tra l'inizio di maggio e l'inizio di luglio del 1481, di Basilea. Figlio di Konradin, maestro della corporazione dei tessitori e rappresentante di quest'ultima nel Gran Consiglio di Basilea. Dopo studi all'Univ. di Erfurt (dal 1432), conseguì il baccalaureus artium a Heidelberg (1435). Ordinato sacerdote (1441), fu cappellano di Georg von Andlau, preposito del capitolo di Basilea, e, tra il 1447 e il 1481, cappellano di S. Caterina nella corte di Ferrette a Basilea (Auf Burg), canonico di Lautenbach (Alsazia) e notaio imperiale. Notaio dell'Univ. di Basilea (dal 1460), scrisse una cronaca del suo tempo in tre volumi: il primo, smarrito, inizia al più tardi nel 1462, il secondo copre il periodo 1473-76, il terzo gli anni 1476-79. Pubblicata con il titolo fuorviante di Diarium, la raccolta (prevalentemente in lat.) contiene documenti copiati e allegati, riassunti, commenti e racconti dell'autore, in parte dal tono letterario. K. si sforzò di citare l'origine delle sue informazioni e le generalità dei suoi informatori. Lettori dell'epoca, probabilmente dell'ambiente univ., aggiunsero commenti, inducendo K. a modificare parzialmente il testo, in cui si schiera a favore di Basilea, mentre il duca di Borgogna viene rappresentato come l'Anticristo. Pur criticandone il comportamento, considerò i Conf. i migliori garanti dell'immediatezza imperiale basilese. La cronaca è considerata la fonte principale per la storia di Basilea durante le guerre di Borgogna.