
26.2.1856 Basilea, 22.2.1939 Basilea, riformata (poi senza confessione), di Frutigen, dopo il matrimonio di Altdorf (UR). Figlia di Samuel Zurbrügg, operaio di fabbrica, e di Verena nata Heiz. (1879) Wilhelm Arnold, redattore ed esponente del movimento operaio. Rimasta orfana, Sophie Zurbrügg fu allevata in casa dei nonni, contadini a Frutigen. Dopo la scuola dell'obbligo lavorò presso la fabbrica basilese di nastri Fiechter a Basilea, poi come domestica nella Svizzera centrale. Nel 1885 si stabilì a Basilea; fra il 1880 e il 1898 ebbe dieci figli. Attraverso il marito entrò in contatto con il movimento operaio; nel 1891 fondò a Basilea l'Unione delle sarte e delle cucitrici di bianco, attestata fino al 1900, organizzazione parallela dell'Unione delle operaie; organizzata su basi corporative, l'Unione delle sarte procurava lavoro a domicilio alle sue affiliate. Diretta da Arnold-Zurbrügg ed Emma Wahlen, nel 1900 l'organizzazione aderì all'Unione operaia svizzera, del cui comitato Arnold-Zurbrügg fece parte dal 1906 al 1919 (con interruzioni). Sotto la sua presidenza si costituì pure, nel 1895, una lega femminile, scioltasi nel 1897 per mancanza di interessi. Lo Stauffacherinnenverein, di cui Arnold-Zurbrügg fu cofondatrice nel 1900 e che prese il posto dell'Unione delle sarte e delle cucitrici di bianco, confluì nel 1912 nell'Unione delle operaie (specialmente di fabbrica), sezione basilese della Federazione svizzera delle lavoratrici, fondata nel 1890; Arnold-Zurbrügg fu membra attiva del comitato direttivo di quest'ultima. Nel 1920, dopo la scissione del Partito socialista svizzero (SPS), aderì al Partito comunista (PC). Arnold-Zurbrügg contribuì sempre in misura determinante al bilancio familiare, lavorando come sarta e lavandaia e tenendo corsi per sarte e cucitrici di bianco; dopo la morte del marito nel 1914, provvide da sola al mantenimento della famiglia. Si impegnò inoltre per aiutare le lavoratrici a domicilio, procurando loro commesse meglio retribuite (confezione di camicie maschili). Restò sempre legata al movimento operaio femminile; poco prima di morire era ancora attiva in un circolo di maglieriste, fondato per dare sostegno alle vittime della guerra civile spagnola. Per il suo impegno instancabile a favore della classe operaia fu soprannominata «madre Arnold».