1706 Bellinzona, catt., di Bellinzona. Figlio di Giovanni, notaio e cancelliere. Cavaliere. Dal 1680 al 1706 fu cancelliere della comunità e del baliaggio di Bellinzona. La sua condotta fu all'origine di numerose proteste, che sfociarono (1695) nella sua deposizione per ordine di Uri e Nidvaldo e nell'incarcerazione ad Altdorf con le accuse di alto tradimento, reati finanziari, abuso di potere, reati contro il costume, omicidi e tentati omicidi. Grazie all'intervento di protettori e partigiani, venne riabilitato per ordine dei cant. Nidvaldo e Svitto; ormai screditato e in conflitto con i membri del Consiglio della comunità, rimase tuttavia in carica solo nominalmente e fu gradualmente rimpiazzato dal fratello Giovanni Andrea. Nel 1692 fu deputato di Bellinzona a Flüelen per la revisione degli statuti del baliaggio.
Riferimenti bibliografici
- G. Pometta, Briciole di storia bellinzonese, 1977
Link
Scheda informativa
Appartenenza familiare | |
Dati biografici | ✝︎ 1706 |
Classificazione
Politica / Società (1250-1800) |