probabilmente intorno al 1185, prima dell'ottobre 1219, di Locarno. Figlio di Alberto. Fratello di Vilfredo (->). Nel 1213 assunse, nella forma dell'affitto, l'intero complesso dei poteri comitali sulle valli di Blenio, Leventina e Riviera, in nome suo e degli eredi del fratello Vilfredo e del nipote Guido; con questa nomina il capitolo dei canonici del duomo di Milano voleva neutralizzare Enrico de Sacco, nipote dell'avogadro imperiale Alcherio da Torre, che l'anno precedente era stato nominato alla stessa carica da re Federico II. Con questa acquisizione, gli O. di Locarno si trovarono a essere di fatto signori del Sopraceneri. La manovra scontentò però i sudditi dell'alta valle di Blenio, allarmati per la tutela delle loro autonomie; così ancora nel 1213 gli ab. di Aquila e Olivone si sollevarono contro O., forse istigati dal de Sacco e da Guido da Torre, avversario di Enrico (->), avogadro di Blenio e parente di O. Quest'ultimo, insieme al figlio Giacomo e con l'aiuto di rinforzi leventinesi, ebbe tuttavia facilmente la meglio sui rivoltosi, costretti a sottomettersi e pesantemente multati sulla base di un arbitrato del 1.11.1213. Dopo questa affermazione O. dominò incontrastato per alcuni anni. La sua signoria terminò probabilmente intorno al 1219. Già nel 1220 la sovranità sulle due valli di Blenio e Leventina tornò sotto il controllo diretto del capitolo del duomo; agli O. restò comunque l'avogadria e più tardi anche il rettorato su Blenio, unitamente a una posizione forte a Biasca. La carica di avogadro-rettore divenne di fatto ereditaria e alla morte di O. passò ai suoi discendenti.
Riferimenti bibliografici
- K. Meyer, Die Capitanei von Locarno im Mittelalter, 1916, 158-161, 350
- H. Schulthess, Die von Orelli von Locarno und Zürich, 1941, 17, 19, 31 sg.
- Meyer, Blenio it., 119, 167-170
- AA. VV., Ticino medievale, 1990, 166
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Scheda informativa
Dati biografici | ∗︎ probabilmente intorno al 1185 ✝︎ prima dell'ottobre 1219 |