
11.12.1695 Losanna, 4.4.1754 Losanna, rif., di Losanna. Figlio di Isaac (->). (1723) Suzanne-Françoise Teissonière, originaria delle Cévennes. Dopo aver interrotto gli studi di teol. per motivi di salute, si dedicò al diritto, conseguendo la licenza nel 1717 a Basilea con una tesi sul tema convenzionale del buon principe, influenzata dal diritto naturale. Nel 1718 fu nominato professore all'Acc. di Losanna quale successore di Jean Barbeyrac, di cui era stato allievo; Berna gli concesse tuttavia un congedo retribuito di tre anni per perfezionarsi all'estero (Halle, Leida e Francia). Rientrato a Losanna nel 1721, insegnò diritto naturale (sostituito nel 1733 da un corso di storia ecclesiastica per studenti di teol.) e storia. Rettore dal 1727 al 1730, assieme a Gabriel Seigneux de Correvon elaborò nel 1738 un progetto, mai realizzato, per trasformare l'ist. in un'Univ. Fu membro del tribunale penale che nel 1723 condannò a morte il maggiore Jean Daniel Abraham Davel. Assessore balivale dal 1725, abbandonò l'insegnamento dopo la nomina a luogotenente del balivo (1740). Nel 1750 divenne controllore generale. La sua opera principale, Mémoires critiques pour servir d'Eclaircissemens sur divers points de l'Histoire ancienne de la Suisse (3 volumi, Losanna 1747-49), aprì la strada allo studio dell'Elvezia romana e della toponomastica. Nell'Ouvrage pour & contre les services militaires étrangers (1738) si schierò in difesa del mercenarismo e nelle Mémoires pour servir à l'histoire du différend entre le Pape et le canton de Lucerne, del 1727, parteggiò per il potere secolare contro la curia (affare di Udligenswil). È invece rimasta inedita l'opera di L. dedicata al diritto locale, Système de jurisprudence à l'usage du Pays de Vaud, sui placiti generali di Losanna del 1368 e del 1618.