Autrice/Autore:
Niklaus Landolt
Traduzione:
Carlo Negretti
I Tauner erano piccoli contadini appartenenti alla Società rurale che possedevano solo poca terra, perlopiù qualche capra e, contrariamente ai Contadini proprietari, spesso non avevano animali da tiro. Svolgevano le Corvée sui fondi signorili e i lavori comunitari con la zappa.
Il termine, nelle diverse accezioni del tempo, deriva da tagwan risp. tagwen, ovvero il guadagno giornaliero e la superficie lavorata in un giorno di corvée. Nelle fonti vengono definiti Tauner quegli individui che non possedevano abbastanza terra da essere autosufficienti e che dipendevano quindi dal reddito accessorio ricavato come lavoratori Giornalieri. L'espressione ha una seconda radice nel sistema tributario tardomedievale, differenziato in base a criteri socioeconomici: i Tauner erano coloro che, diversamente dai proprietari di animali da tiro, potevano servire il signore o la comunità con la sola forza delle braccia. In epoca moderna il termine descriveva generalmente la categoria dei piccoli contadini che vivevano nel Villaggio, che non possedevano né aratro, né animali da tiro e che vivevano della paga giornaliera (Tagwan). In base ai criteri distintivi definiti dal possesso dei mezzi di produzione agricoli più importanti, l'uso del termine Tauner è limitato alle regioni della Svizzera dominate dalla Campicoltura.
Il gruppo sociale dei Tauner si formò verso la fine del ME in seguito alla differenziazione socioeconomica della società rurale. La distinzione tra contadini e Tauner fu favorita dai diversi tipi di Tributi feudali. L'incremento della pop. durante l'epoca moderna comportò l'aumento del numero di Tauner nella pop. rurale. Le regioni caratterizzate dalla presenza di villaggi compatti, dall'avvicendamento triennale delle colture e dalla divisione reale ereditaria, spesso accompagnata da una progressiva parcellazione dei fondi, presentano tendenzialmente un aumento più marcato della quota di Tauner rispetto alle regioni con insediamenti sparsi e colture miste.
Durante l'epoca moderna i Tauner, privi di terreni o con appezzamenti esigui, appartenevano agli strati inferiori del ceto contadino dei villaggi. In assenza di altri criteri caratteristici non legati all'attività agricola e alla Proprietà fondiaria, come il patrimonio, la professione, la posizione politica, la formazione e il prestigio, spesso non è possibile distinguere i Tauner da altri gruppi delle Classi popolari rurali in epoca preindustriale. Inoltre esistono differenze regionali nell'uso del termine e nella percezione del limite di sussistenza, che variava secondo le condizioni naturali. In epoca moderna, un nucleo fam. medio di cinque-sei persone della fascia cerealicola dell'Altopiano necessitava di almeno 3-4 ettari di campi e prati per approvvigionarsi; nella zona caratterizzata da economia agricola mista la superficie doveva essere più estesa.
Condizione economica
Autrice/Autore:
Niklaus Landolt
Traduzione:
Carlo Negretti
L'azienda di un Tauner in media raggiungeva raramente 1 ettaro ed era costituita da poche parcelle di terreno arativo e prativo, un piccolo orto, terreni comuni utilizzati temporaneamente - parcelle recintate di terreno coltivabile (Bünten) e terre dissodate con la zappa e la vanga (Rütenen) - oltre che da un piccolo vigneto (tipico per la fascia cerealicola). Accanto al bestiame di piccola taglia (capre, pecore, galline), i Tauner allevavano al massimo una mucca. Dato che dipendevano da un guadagno accessorio, erano attivi in tutte le categorie professionali rurali subordinate (Artigianato e attività domestiche), ma soprattutto come giornalieri. Dalla fine del XVII sec. la protoindustria (Industria tessile, Industria della paglia) permise a numerosi Tauner di conseguire un reddito nel Lavoro a domicilio. In tempi normali, queste diverse attività bastavano appena al mantenimento di un nucleo fam., ma non permettevano di accumulare delle scorte da utilizzare in periodi di crisi, provocando, in quelle situazioni, fame, malattie e rapido impoverimento.
La sopravvivenza economica dei Tauner era fortemente condizionata dalla partecipazione allo sfruttamento dei Beni comuni del villaggio. Per mantenere il poco bestiame dipendevano dall'utilizzo collettivo dei Pascoli, dei beni comuni e dei Boschi. In epoca moderna, in seguito alla crescita della pop. e alla diminuzione delle risorse, i diritti d'uso sui beni comuni furono sottoposti a restrizioni più severe; ciò portò a diversi conflitti con i contadini, che rivendicavano un uso dei beni comuni proporzionale al patrimonio fondiario e di bestiame, mentre i Tauner dovevano difendere i propri diritti di pascolo. Sebbene i Tauner venissero raramente esclusi totalmente dall'accesso ai beni comuni, dovettero spesso tollerare Diritti d'uso ridimensionati o accontentarsi di appezzamenti separati o di terreno paludoso (fascia golenale) di scarso valore da utilizzare quale pascolo. In periodi di crisi i membri delle comunità di villaggio permettevano eccezionalmente di usare per un periodo limitato terre dissodate (Rütenen) e parcelle recintate di terreno coltivabile (Bünten); i Tauner vi coltivavano cereali e verdure e, nella seconda metà del XVIII sec., sempre più anche patate. Tra contadini e Tauner i conflitti scoppiarono anche in merito a maggesi e campi di stoppie. La cosiddetta seminagione estiva del maggese e le sempre più frequenti Recinzioni accorciarono la durata del pascolo comune, soprattutto a scapito dei Tauner.
Durante l'epoca moderna tra contadini e Tauner, nonostante frequenti e spesso annosi Conflitti sullo sfruttamento di beni, continuava a sussistere un rapporto di reciproca dipendenza economica. I contadini avevano bisogno della forza lavoro dei Tauner spec. durante il periodo della semina e del raccolto (Lavoro stagionale); questi ultimi erano tuttavia molto più dipendenti dai contadini, che fornivano loro animali da tiro, aratri e carri per lavorare gli appezzamenti e trasportare il raccolto. I periodi di crisi (Carestie), quando i Tauner dovevano contare sul sostegno dei contadini, spesso indebitandosi (Indebitamento agricolo), rafforzavano questa dipendenza. Questi rapporti si allentarono solo con la diffusione di fonti di guadagno da attività protoindustriali nelle campagne, che generarono però una nuova forma di dipendenza delle classi popolari rurali dai mercanti-imprenditori cittadini (Verlagssystem).
Posizione politica
Autrice/Autore:
Niklaus Landolt
Traduzione:
Carlo Negretti
I Tauner, diversamente dai Dimoranti, godevano dei diritti di cittadinanza. Tuttavia, siccome la partecipazione all'assemblea com. e i diritti di voto ed eleggibilità dipendevano spesso dai diritti d'uso, le possibilità di partecipazione politica erano diverse se l'uso dei beni comuni si basava sul principio reale (possesso di fondi, immobili o bestiame) o su quello personale (diritti d'uso legati alla persona). Nel primo caso i Tauner, perlomeno in questioni riguardanti i diritti d'uso, godevano solo di diritti politici limitati. Praticamente ovunque, fino alla fine dell'ancien régime ai Tauner rimase precluso l'accesso alle cariche com. più ambite (come luogotenente del balivo, Ammann e tesoriere), monopolizzate dalle élite locali. Quando, dalla fine del XVII sec. e sulla scia dei problemi legati all'Assistenza pubblica, il com. patriziale cominciò a non più essere una semplice comunità di sfruttamento, il gruppo dei contadini proprietari con diritti d'uso, proporzionalmente in costante calo, affidò dei compiti com. ai Tauner, che ebbero così maggiore facoltà di partecipazione agli affari com., pur rimanendo svantaggiati nelle questioni riguardanti i diritti d'uso. Da allora i Tauner furono più volte giurati o giudici nelle corti di bassa giustizia. Dopo la dissoluzione delle comunità per lo sfruttamento dei beni nei villaggi (Rivoluzione agricola) nella prima metà del XIX sec., il termine perse il suo significato giur. nell'assegnazione dei diritti di pascolo e legnatico. Dato che la pop. dei villaggi priva di terreni o con appezzamenti esigui trovava sempre più lavoro nell'industria a domicilio rivolta all'esportazione e, nelle regioni industrializzate, nelle fabbriche (Contadini-operai), il termine cadde gradualmente in disuso anche per designare una categoria sociale.