Una Trinkstube (letteralmente una sala di mescita) era molto simile a un'osteria (Alberghi), ma non apparteneva a una sola persona bensì a un sodalizio, un com., una corporazione, una soc. o un'ass. di garzoni. Le Trinkstuben erano presenti nella maggior parte delle città, mentre in campagna erano rare e si trovavano solo nei villaggi più grandi. Questi locali sorsero nel tardo ME, vissero il loro apogeo nel XV-XVI sec. e persero importanza nel XVII-XVIII sec. Le informazioni su Trinkstuben appartenenti a istituzioni religiose, come quella del capitolo di S. Maurizio a Zofingen, sono scarse. Vi furono anche Trinkstuben particolari, con una cerchia di membri più ristretta rispetto a una corporazione, come nel caso di quelle del com. o del Consiglio. La gestione avveniva in tre modi. Nel primo caso, i soci gestivano il locale in proprio e assumevano un domestico, che svolgeva il lavoro insieme alla moglie. Nel caso delle Trinkstuben del Consiglio questa funzione spettava spesso all'usciere. Il controllo e la responsabilità toccavano a uno o più maestri (Stubenmeister). Nella seconda modalità il sodalizio affittava a un oste (normalmente al miglior offerente) il locale o eventualmente solo il diritto di mescita, riservandosi il diritto di utilizzare alcune stanze in determinate occasioni. Infine, in alcuni rari casi, gli stessi soci si avvicendavano come osti. La Trinkstube era soprattutto un luogo di sociabilità, dove si beveva, si giocava e a volte si mangiava e si festeggiava (spec. feste di matrimonio). In campagna poteva anche offrire alloggio, trasformandosi così in locanda. I proprietari vi tenevano inoltre le loro riunioni, la presentazione dei rendiconti, le sedute di tribunale e altre occorrenze. L'accesso per gli ospiti era regolato in vario modo: mentre i processi avevano un carattere pubblico, soprattutto le Trinkstuben patriziali tendevano a precludere l'accesso ai non membri. Ciò è dimostrato anche dal fatto che numerosi sodalizi punivano infrazioni minori nella Trinkstube stessa.
Vetrata nella casa comunale di Stammheim, realizzata nel 1635 da Hans Jakob Nüscheler (Comune di Stammheim; fotografia Karl Fülscher).
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Riferimenti bibliografici
- F. Müller, Wirte und Wirtschaften in Zofingen, 1450-1600, mem. lic. Zurigo, 1990
- A. Cordes, Stuben und Stubengesellschaften, 1993
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