Nel 1924 il Sindacato denominato Federazione sviz. degli operai com. e degli Stati, fondato nel 1905 e ampliato in modo sostanziale nel 1920 con l'adesione della Federazione sviz. dei tranvieri, ha assunto il nome di Federazione sviz. del personale dei servizi pubblici (SSP/VPOD). Il nome mette in evidenza la neutralità dell'org. e rispecchia la volontà iniziale di apertura a tutti gli impiegati e funzionari. Alla fine del XIX sec. la rapida espansione delle aziende com. spinse i dipendenti, spec. quelli addetti alla manutenzione e alla pulizia delle strade, a organizzarsi dapprima a livello locale (a Basilea nel 1891) e dal 1905 anche a livello nazionale. All'org. aderirono presto (ma in numero limitato) dipendenti dei cant., della Conf., e spec. il personale militare. Nel 1905 le ass. dei tranvieri sorte dopo il 1896 formarono una federazione nazionale, caratterizzata tuttavia da una prevalenza delle org. svizzeroted. e fino al 1919 fortemente legata alle federazioni dei ferrovieri.
La SSP/VPOD si distingueva per più aspetti dagli altri sindacati e dalle altre associazioni di Impiegati. Il suo principale centro di interesse fu la politica, da cui dipendevano le condizioni di lavoro dei suoi iscritti, reclutati fin dall'inizio per settore di attività e non su base professionale. Lo sviluppo del numero degli affiliati fu più costante che nei sindacati legati all'economia privata: al termine delle due guerre mondiali e all'inizio della crisi economica il numero di aderenti aumentò significativamente (1649 nel 1906, 10'229 nel 1920, 18'505 nel 1940), fino ad assestarsi a 40'000 ca. dalla metà degli anni 1960-70 fino alla metà del decennio 1990-2000 (36'898 nel 1960, 42'561 nel 1993, 36'619 nel 2000, 35'486 nel 2010). Questa continuità nasconde però una trasformazione fondamentale: dagli anni 1960-70 gli iscritti appartenenti ai nuovi gruppi professionali (educazione, socialità e salute) furono in numero maggiore rispetto a quelli provenienti dai settori di reclutamento tradizionali (genio civile, tramvie, approvvigionamento energetico e idrico). Parallelamente la percentuale di donne crebbe costantemente fino a raggiungere il 50% nel 2011. Dato che il servizio pubblico garantiva un livello accettabile di sicurezza sociale, il sindacato rinunciò in larga misura all'organizzazione di misure di assistenza, ciò che permise anche di mantenere relativamente snella la struttura amministrativa. L'org. attribuì poca importanza ai Contratti collettivi di lavoro fino alla fine del XX sec. e fece ricorso agli Scioperi solo in una prima fase e nel settore tranviario, nel 1918-1919 (sciopero generale e altre grandi sospensioni del lavoro) e dagli anni 1990-2000. Ciò nonostante la SSP/VPOD ha fatto quasi sempre parte dei sindacati più radicali.