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Sindacato del libro e della carta (SLC)

Nato nel 1980 dalla fusione della Federazione sviz. dei tipografi (FST) e della Federazione sviz. dei legatori e scatolai (FSLS), il Sindacato del libro e della carta (SLC) è confluito nel 1998 nel nuovo sindacato dei media Comedia. Fondata nel 1858, la FST, che per lungo tempo accettò al suo interno solo lavoratori qualificati (soprattutto tipografi compositori e stampatori), costituì il primo sindacato sviz. Fu però presente in tutto il Paese solo verso la fine della prima guerra mondiale, dato che nella Svizzera occidentale (1873-1917) e nel Ticino (1898-1910) esistevano org. autonome. Nel settore della legatoria si riuscì a creare una federazione stabile nel 1889. Poiché la FST non ammetteva operai non qualificati e soprattutto donne, nel 1902 venne costituita la Federazione dei lavoratori della carta e degli operai ausiliari delle arti grafiche, che non conobbe però uno sviluppo soddisfacente e i cui membri, nel 1926, confluirono nella FST (che si aprì per la prima volta alle donne), nella FSLS e nella Federazione sviz. degli operai tessili (Federazione del personale dei tessili, della chimica e della carta). Istituita nel 1888, l'Unione sviz. dei litografi (USL) riuscì ad affermarsi solo inizialmente nel settore della stampa in piano su cui rivendicava l'esclusiva, ma dopo aspri conflitti, negli anni 1920-30 fu costretta ad ammettere la FST nel settore della stampa offset. La fusione dei quattro sindacati delle arti grafiche, che facevano tutti parte dell'Unione sindacale sviz., fallì ripetutamente a causa degli egoismi professionali. Fino alla prima guerra mondiale la FST fu uno dei sindacati che promosse il maggior numero di Scioperi, ma figurò anche tra i pionieri in ambito contrattualistico. Dopo i primi Contratti collettivi di lavoro sul piano locale, dagli anni 1850-60 essa riuscì per prima a concludere accordi su scala quasi nazionale (per i compositori nel 1906, per i tipografi nel 1907). Da allora prevale la cooperazione con la controparte padronale, solo raramente intervallata da scioperi di una certa entità (ad esempio 1918, 1922, 1980, 1994). Grazie alla buona organizzazione, la manodopera qualificata del settore grafico beneficiò a lungo di condizioni di lavoro esemplari. Soprattutto negli anni 1970-80 le innovazioni tecnologiche (fotocomposizione) resero rapidamente obsolete le vecchie competenze, indebolendo la posizione dei lavoratori nei confronti delle imprese e degli operai non qualificati. Ciò suscitò aspri contrasti interni al SLC negli anni 1980-90. Anche i confini tra le professioni divennero più fluidi, per cui la FST, l'USL e altre org. diedero vita, nel 1998, al sindacato Comedia. Quest'ultima dall'1.1.2011 forma con il Sindacato della comunicazione il nuovo Sindacato dei media e della comunicazione Syndicom.

Riferimenti bibliografici

  • Sozarch
  • E. Leuenberger, B. Weber, 1858-1958: un siècle d'activité syndicale de la Fédération suisse des typographes, 1958
  • 1889-1964: 75 Jahre Schweizerischer Buchbinder- und Kartonager-Verband, 1964
  • Gruner, Arbeiterschaft, 2
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Suggerimento di citazione

Bernard Degen: "Sindacato del libro e della carta (SLC)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 12.11.2012(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/016494/2012-11-12/, consultato il 23.04.2024.