Per cogestione si intende la partecipazione attiva a processi di formazione della volontà e di decisione. Il concetto di cogestione si riferisce innanzitutto ai diritti dei lavoratori e delle loro org. nel mondo economico, ma grazie ai nuovi Movimenti sociali si è esteso anche ad altri ambiti della società. In Svizzera la cogestione è legata soprattutto al sociale e alle questioni riguardanti il reddito (salari legati al rendimento, premi), oltre che a problemi dell'azienda, come il regolamento aziendale e la configurazione del posto di lavoro; nel settore privato le decisioni dell'impresa restano di solito escluse a priori da qualsiasi forma di cogestione.
Il dibattito teorico sulla cogestione, che va distinta dall'idea di autogestione, risale all'incirca agli anni 1830-60. In Austria e in Germania - dove già alla fine della prima guerra mondiale si erano verificati dei primi cambiamenti - essa si affermò dopo il 1945 (per esempio con la legge ted. sull'ordinamento aziendale del 1952). In Svizzera, dopo la prima guerra mondiale, la cogestione si diffuse nelle aziende in regia pubbliche, soprattutto in quelle fed. Il dibattito intern. sui consigli di fabbrica ebbe scarsa risonanza. I Sindacati erano soprattutto interessati alle trattative centralizzate e allo strumento del Contratto collettivo di lavoro, non alle Commissioni operaie e alle loro competenze.
Subito dopo il 1945, non ci furono grandi cambiamenti; il Sindacato dell'industria, della costruzione e dei servizi, in qualità di più forte sindacato di categoria, rifiutò esplicitamente la cogestione fino alla seconda metà degli anni '60. Le posizioni contrarie - per esempio uno studio del Sindacato sviz. dei servizi pubblici e una mozione del Consigliere nazionale Otto Schütz (1955) - rimasero marginali. Solo nel 1969 l'Unione sindacale sviz. (USS) rivide la sua posizione. La Federazione sviz. dei sindacati cristiani pose la cogestione all'ordine del giorno della discussione politica, inserendola nel proprio programma (1961) e coinvolgendo (1971) l'USS e la Federazione sviz. dei salariati evangelici nell'iniziativa popolare "Partecipazione aziendale". Gli imprenditori vi individuarono un affossamento della proprietà privata e condussero una serrata campagna di opposizione. Nel 1976 l'iniziativa fallì e fino al 1980 seguirono diversi interventi parlamentari. Poi la richiesta finì nel dimenticatoio sino al dibattito sullo Spazio economico europeo (1992). Per adeguarsi agli standard minimi dell'Unione europea, nel 1993 fu necessario approvare una legge sulla partecipazione che regola negli aspetti essenziali la rappresentanza dei lavoratori.