18.8.1567 Zuoz, 19.5.1654 Zuoz, rif., di Zuoz. Figlio di Wolfgang, Landamano dell'Alta Engadina, e di Anna Raschèr. Nipote di Peter de Raschèr. 1) Lucrezia von Planta, di Zuoz (✝︎1605); 2) Violanta Carl von Hohenbalken. Discendente da una fam. di ministeriali vescovili, frequentò la scuola lat. di Augusta e, pur essendo rif., l'Univ. dei gesuiti a Dillingen (Baviera). All'età di 21 anni entrò al servizio dello Stato; balivo vescovile nella Domigliasca per 20 anni, si tenne fuori dalle contese fra le fazioni politiche grigionesi e prese parte a diverse missioni diplomatiche, come le trattative con la Francia per la restituzione della Valtellina e quelle per il capitolato di Milano (1639). Dopo avere servito lo Stato conformemente al suo rango sociale, a 82 anni affidò alle proprie memorie, scritte in un lat. elegante (Commentarii vitae, 1649), le sue riflessioni asciutte e disilluse sulla democrazia, dimostrando come essa potesse imprevedibilmente cadere nel dispotismo e nell'anarchia. Vi elencò pure, con parole dure, le debolezze del sistema democratico: la corruzione dei giudici, i crimini contro la giustizia, la persecuzione, la corruzione nell'assegnazione di cariche pubbliche e, quale peccato maggiore, lo sfruttamento dei baliaggi. Si interessò poco ai dettagli, cercando di delineare in modo conciso un quadro generale. Senza pregiudizi confessionali, evocò i principali meccanismi della politica intern., mettendo in luce i vantaggi che uno Stato come i Grigioni, crocevia di importanti assi di transito, poteva trarre dall'amicizia ispano-austriaca. La sua monografia offre la più approfondita sintesi dei Torbidi grigionesi e vi si trovano i termini più duri mai pronunciati contro la democrazia retica.
Riferimenti bibliografici
Scheda informativa
Appartenenza familiare | |
Dati biografici | ∗︎ 18.8.1567 ✝︎ 19.5.1654 1567-08-181654-05-19 |