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NiklausDachselhofer

Ritratto. Olio su legno di un artista sconosciuto, 1645 ca. (Museo nazionale svizzero, Collezione Castello di Wildegg, SW-410).
Ritratto. Olio su legno di un artista sconosciuto, 1645 ca. (Museo nazionale svizzero, Collezione Castello di Wildegg, SW-410).

18.11.1595 Berna, 12.2.1670 Berna, rif., di Berna. Figlio di Niklaus, balivo a Thun, e di Anna Güder. 1) (1618) Barbara Stölli (1641); 2) (1643) Magdalena Steiger (1645); 3) (1647) Barbara von Büren. Fece parte del Gran Consiglio bernese (1628), del Consiglio segreto, del Piccolo Consiglio (1629 e 1635). Dal 1630 al 1634 fu inoltre balivo a Yverdon e tesoriere di Berna (1635) e alternativamente primo e secondo scoltetto dal 1636 al 1667. Durante le fasi difficilissime del regime patriziale difese gli interessi dello Stato di Berna. Diresse inoltre le commissioni incaricate d'indagare sull'operato del tesoriere Johann Frischherz, accusato di malversazioni (1639), e sui retroscena della rivolta di Thun (1641). Nel corso della guerra dei contadini difese invano le opinioni delle autorità alla Landsgemeinde di Langnau (3/13.3.1653). D. fu uno degli esponenti più influenti del patriziato bernese all'epoca in cui il Gran Consiglio decise di non più ammettere nuovi cittadini (metà del XVII sec.).

Riferimenti bibliografici

  • C. von Steiger, Innere Probleme des bernischen Patriziats, 1954
  • Feller, Bern, 2
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Suggerimento di citazione

Annelies Hüssy: "Dachselhofer, Niklaus", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 16.03.2004(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/016664/2004-03-16/, consultato il 28.03.2023.