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FrancescoPastori

15.7.1794 Parma, 23.4.1847 Parma, catt., di Parma. Figlio di Giacomo e di Teresa Bocchi. 1) Luigia Buia; 2) Cecilia Buret. Ufficiale delle finanze nel ducato di Parma, fu attivo pure come giornalista ed editore: a Parma aprì un gabinetto di lettura e fondò giornali periodici, tra cui L'Eclettico (1829-31), attento alle nuove dottrine franc. del sansimonismo. Implicato nella rivoluzione del 1831, trovò rifugio nel cant. Ticino. In relazione con Giuseppe Mazzini, a Lugano collaborò al giornale clandestino Il Tribuno (1833) e fondò il mensile educativo L'Istruttore del Popolo (1833-35). Colpito da un decreto di espulsione dal Ticino, riparò dapprima a Roveredo (GR) e a Coira (1834), stabilendosi in seguito a Parigi. Tornò a Parma alla fine del 1846.

Riferimenti bibliografici

  • E. Bocchia, «F. Pastori», in Archivio storico per le province parmensi, 31, 1931, 65-75
  • G. Martinola, Gli esuli italiani nel Ticino, 1, 1980, 139 sg.
  • F. Mena, Stamperie ai margini d'Italia, 2003, 323-327
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Dati biografici ∗︎ 15.7.1794 ✝︎ 23.4.1847

Suggerimento di citazione

Carlo Agliati: "Pastori, Francesco", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 18.08.2008. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017088/2008-08-18/, consultato il 02.04.2023.