
Per porre termine al Grande scisma d'Occidente (tre papi: Giovanni XXIII, Gregorio XII e Benedetto XIII) il re ted. Sigismondo, d'intesa con Giovanni XXIII, convocò a C. un Concilio per l'1.11.1414. Nella notte fra il 20 e il 21.3.1415, tuttavia, Giovanni XXIII fuggì dalla città, aiutato dal duca d'Austria Federico IV d'Asburgo. Il 6 aprile il Concilio proclamò allora, con il decreto Haec sancta, la propria supremazia sul pontefice. Su ordine di Sigismondo i cant. conf., guidati da Berna, Zurigo e Lucerna, in poco più di un mese occuparono l'Argovia, possedimento del duca Federico contro il quale l'Impero aveva posto il bando e dichiarato guerra. Il 29.5.1415 Giovanni XXIII venne deposto, il 4 giugno Gregorio XII abdicò. Il 6 luglio il predicatore boemo Giovanni Hus, nonostante gli fosse stato accordato un salvacondotto reale, fu condannato a morte e giustiziato, e la stessa sorte toccò il 30.5.1416 a Gerolamo da Praga, giunto a C. in sua difesa. Il 13.12.1415 i sostenitori di Benedetto XIII si unirono al Concilio, contro la volontà di Benedetto, che fu deposto il 26.7.1417. Nei giorni 28.2-19.3.1417 si riunì a Petershausen, presso C., un capitolo provinciale benedettino, le cui iniziative di riforma monastica ebbero effetti duraturi in particolare a San Gallo. Il 17.10.1417 fu pubblicato il decreto Frequens sull'indizione regolare di Concili; l'11.11 dello stesso anno venne eletto papa Martino V, che il 22.4.1418 pose fine ai lavori conciliari.
Le cronache sviz. prestarono scarsa attenzione ai due decreti, e posero piuttosto l'accento sul numero e sul rango dei partecipanti, il ruolo di re Sigismondo, la fuga di Giovanni XXIII, la fine dello scisma con l'elezione di Martino V e la morte di Giovanni Hus sul rogo. Alle città sviz., in genere lontane da regno e papato, il Concilio portò nel 1414 la visita di re Sigismondo (in viaggio fra Italia e Germania), nel 1418 quella di papa Martino V (diretto a Roma).