Club rivoluzionario, il Club helvétique de Paris (così il nome completo) era costituito da "patrioti sviz.", in prevalenza rifugiati friburghesi giunti in Francia dopo l'affare Chenaux (1781). I suoi membri cercarono di screditare il regime aristocratico dei cant. attivandosi presso l'Assemblea nazionale franc., i giornalisti e le caserme dei reggimenti sviz. di Parigi. Riscosse un primo successo il 20.5.1790, quando la Costituente, nonostante il vigente trattato di alleanza franco-sviz., decretò la liberazione di due galeotti friburghesi, condannati dopo l'affare Chenaux a servire in Francia. Autore della maggior parte delle pubblicazioni del Club helvétique era l'avvocato Jean Nicolas André Castella, coadiuvato da altri friburghesi tra cui l'avvocato François-Joseph Rey e il commerciante di vini François Roullier, uno dei fondatori del circ. La prima seduta ufficiale si tenne il 6.6.1790. Dopo l'iniziale successo, il Club fu presto disertato: dagli Svizzeri di condizione modesta per ragioni finanziarie e dai soldati per evitare l'accusa di alto tradimento. Lacerato inoltre da divergenze fra i suoi dirigenti, il Club helvétique chiuse i battenti il 3.8.1791. Alcuni suoi membri confluirono in altre soc. di stranieri, fra cui il Club des Allobroges. In Svizzera, il Club helvétique si adoperò, tramite un'attiva propaganda, per diffondere le idee rivoluzionarie e provocare delle insurrezioni. Fondò un giornale, la Correspondance générale helvétique, che pubblicò solo tre numeri. Inoltre diffuse clandestinamente un virulento scritto di Castella di 18 pagine, la Lettre aux Communes des villes, bourgs et villages de la Suisse et de ses alliés, ou l'Aristocratie suisse dévoilée, e spedì numerose lettere. Tuttavia le autorità sviz. reagirono in modo risoluto e l'azione del Club helvétique si risolse in un fallimento. In effetti, gli Svizzeri non erano pronti a seguire l'esempio franc. Ciò nonostante, esso fu all'origine dei moti in Vallese e nel vescovado di Basilea. Contribuì inoltre a modificare l'immagine che i Francesi avevano della Svizzera e a preparare la rivoluzione del 1798.
Riferimenti bibliografici
- A. Méautis, Le club helvétique de Paris (1790-1791) et la diffusion des idées révolutionnaires en Suisse, 1969
- La Suisse et la Révolution française, cat. mostra Losanna, 1989, 35-43 (soltanto nell'ed. franc.)
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