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Partito socialista autonomo (PSA)

Partito fondato nel Ticino nel 1969 dopo il distacco dal partito socialista ticinese (PST) della corrente di sinistra, animata da giovani raccolti attorno al periodico Politica Nuova (1965-92) e vicini alla contestazione del '68. Composto in gran parte da lavoratori dipendenti della scuola e dei servizi pubblici, inizialmente di orientamento marxista e antisistema, nel decennio 1970-80 si distinse per l'opposizione vivace, radicata nella società (ass. di inquilini) e nel Gran Consiglio ticinese (sei-otto deputati nel 1971-91). Ottenne anche l'elezione di Werner Carobbio, suo primo segr., al Consiglio nazionale (1975) e di Pietro Martinelli al Consiglio di Stato (1987), presentati su liste congiunte risp. con il PdL e la Comunità dei socialisti ticinesi. Orientatosi verso una linea socialdemocratica (anni 1980-90), nel 1988 costituì con una frazione del PST il partito socialista unitario, dando avvio a un processo tormentato di riavvicinamento competitivo con il PST, conclusosi nel 1992 con la confluenza nel PS sezione ticinese del PS sviz.

Riferimenti bibliografici

  • P. Macaluso, Storia del Partito Socialista Autonomo, 1997
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Scheda informativa
Variante/i
PSA

Suggerimento di citazione

Silvano Gilardoni: "Partito socialista autonomo (PSA)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 08.10.2008. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017403/2008-10-08/, consultato il 23.05.2025.