1792 Genova, 22.5.1849 Torino. Ufficiale di carriera nella Grande Armata napoleonica, partecipò a diversi moti rivoluzionari, ad esempio in Piemonte (1821) e in Polonia (1830-31). Dopo il fallimento di questi ultimi si recò ogni volta in esilio in Francia. Dopo mesi di esitazione e di viaggi sospetti tra Parigi e Ginevra fu comandante in capo della spedizione in Savoia organizzata nel 1834 da Giuseppe Mazzini. Nel 1848 offrì i propri servizi al re di Sardegna Carlo Alberto, ma solo dopo la sconfitta di Custoza gli fu affidato il comando della quinta divisione (lombarda). Il mancato rispetto degli ordini da parte sua contribuì alla sconfitta di Novara del marzo del 1849, motivo per cui fu condannato a morte.
Riferimenti bibliografici
- «Il portafogli del generale Gerolamo Ramorino», in Documenti della guerra santa d'Italia, fasc. 5, 1849
- G. Martinola, Gli esuli italiani nel Ticino, 1, 1980, 211-213
- A. Di Paola, Il caso Ramorino, 2009
Scheda informativa
Dati biografici | ∗︎ 1792 ✝︎ 22.5.1849 1849-05-22 |
Classificazione
Migrazione / Profughi / Rifugiati politici |