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Parco nazionale svizzero

Riserva naturale sviz. che si estende su una superficie di 172 km2 nella Bassa Engadina. Il mito delle Alpi, sorto nel XVIII sec., portò da un lato a un eccessivo e in parte distruttivo utilizzo del paesaggio, dall'altro allo sviluppo di una sensibilità per la protezione della Natura. Nel 1900 ca. l'incontrollata attività edilizia spinse gli ambientalisti a lanciare l'allarme. Nel 1907 la Soc. di fisica e di storia naturale di Ginevra chiese al governo fed. tra l'altro di istituire Zone protette nelle Alpi. Contemporaneamente la Soc. elvetica di scienze naturali (SESN), presieduta dal basilese Fritz Sarasin, propose un progetto di parco nazionale sottoposto a severe misure di tutela e in cui avrebbe dovuto essere impedita al pubblico ogni attività di riposo o svago (al contrario del sistema dei parchi nazionali degli Stati Uniti). Nel 1909 la SESN concluse con il com. di Zernez il primo contratto di affitto per la val Cluozza; per raccogliere i fondi necessari lo stesso anno venne fondata la Lega sviz. per la protezione della natura (dal 1997 Pro Natura). Un decreto dell'1.8.1914 conferì alla Conf. parte della responsabilità sul parco; in seguito le fu pure attribuita la facoltà di concludere contratti d'affitto e di sostenerne i costi. Lo stesso anno Steivan Brunies fu nominato primo sovrintendente del Parco nazionale sviz. Nella riserva flora e fauna sono completamente protette da ogni influsso umano e i loro mutamenti vengono osservati scientificamente. Fra il 1961 e il 2000 il parco mantenne le stesse dimensioni. Nel 1968 una fondazione di diritto privato costituitasi a Zernez aprì una casa del Parco nazionale come centro di informazioni, sostituita nel 2008 dal nuovo centro del Parco nazionale sviz. Nel 1981 il parlamento fed. affidò la gestione del parco a una fondazione di diritto pubblico sottoposta alla supervisione della commissione fed. del Parco nazionale. Diversamente che all'epoca della sua creazione, il traffico sulla strada del passo del Forno e la centrale idroelettrica della valle dello Spöl hanno prodotto danni all'ambiente. Non da ultimo per questa ragione le autorità del parco tra il 1996 e il 2000 progettarono di ampliare la zona parzialmente protetta attorno al parco e di integrare nell'area centrale alcuni paesaggi di grande valore. Dopo il rifiuto del com. di Zernez, il progetto di estensione fu abbandonato; solo l'area dei laghi di alta montagna di Macun (Lavin) fu incorporata nel Parco nazionale (2000). Su iniziativa di Pro Natura dal 2000 diverse regioni hanno lanciato progetti per la creazione di parchi naturali regionali. In due casi è stata avviata la pianificazione di un Parco nazionale: progetto di Parco nazionale del Locarnese (2002) e Parc Adula (Rheinwaldhorn, 2003).

Riferimenti bibliografici

  • S. Brunies, Der Schweizer Nationalpark, 1914
  • D. Burckhardt, «Die Wiege des Naturschutzes stand in Basel», in Verhandlungen der Naturforschenden Gesellschaft in Basel, 1992, 5-45
  • D. Lab, Les arguments de création de Parc national suisse (1914) par les mouvements de protection de l'environnement [...], master Ginevra, 2006
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Suggerimento di citazione

Martin Bundi: "Parco nazionale svizzero", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 15.03.2017(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017440/2017-03-15/, consultato il 18.04.2024.