
dopo il 1253, attorno al 13.1.1302 a Napoli. Figlio di Tommaso, già conte di Fiandra, e di Beatrice Fieschi, nipote di papa Innocenzo IV. Abiatico di Tommaso I (->). Nipote di Pietro II (->). 1) (1283) Jeanne de Montfort (1293), vedova di Guy VI, conte di Forez; 2) (1301) Isabelle d'Aulnay, discendente da una fam. vicina ai regnanti angioini di Napoli. Destinato in un primo tempo alla carriera ecclesiastica, S. fu titolare di benefici in Inghilterra. Nel 1270-71 partecipò probabilmente alla crociata guidata da Luigi IX. Dal 1282 si preparò a succedere a suo zio Filippo I (->), accogliendo numerosi giuramenti di fedeltà nel Paese di Vaud e assicurandosi l'appoggio di Rodolfo I d'Asburgo, nonostante questi fosse ostile ai S. Consolidò la presenza dei S. nelle regioni occidentali del lago di Ginevra con la fondazione di Morges (1286) e imponendosi sui Cossonay-Prangins, ai quali confiscò le castellanie di Prangins e Nyon. La vertenza che lo oppose al fratello Amedeo V (->) a causa dell'eredità dei S. rese necessari numerosi arbitrati, grazie ai quali S. venne in possesso del Paese di Vaud, del Bugey e del Valromey. Egli divenne così il capostipite dei signori del Paese di Vaud, ramo cadetto dei S.-Vaud. Insoddisfatto di questa condizione subalterna, coltivò rapporti personali con i signori della Franca Contea e della Svevia, raccolse numerosi giuramenti di fedeltà e ottenne la cittadinanza di Berna (1297). Aspirando al titolo di principe, si fregiò spesso di quello di conte e batté moneta nonostante le proteste dei vescovi di Ginevra e di Losanna. Nel 1295-96 fondò un convento di francescani a Nyon dove, a seguito di una malattia, fece voto di ritirarsi. Morì però durante una spedizione militare a Napoli, alla corte del re Carlo II d'Angiò.