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Pietro II diSavoia

Alcuni inviati della città di Berna vengono accolti alla corte dei Savoia nel maggio del 1255; illustrazione nella Spiezer Chronik (1485) di Diebold Schilling (Burgerbibliothek Bern, Mss.h.h.I.16, p. 85).
Alcuni inviati della città di Berna vengono accolti alla corte dei Savoia nel maggio del 1255; illustrazione nella Spiezer Chronik (1485) di Diebold Schilling (Burgerbibliothek Bern, Mss.h.h.I.16, p. 85). […]

attorno al 1203 forse a Susa (Piemonte), 14 o 15.5.1268 Pierre-Châtel (Bugey), 16.5.1268 nell'abbazia di Altacomba (Savoia). Figlio di Tommaso I (->). (1234) Agnès de Faucigny, figlia di Aymon. Settimo figlio di Tommaso, S. venne in un primo tempo destinato alla carriera ecclesiastica e cumulò benefici nelle diocesi sottoposte all'influenza del suo casato: fu canonico (1226-33), poi amministratore (1229-31) della Chiesa di Losanna, canonico di Lione (1230), prevosto di Aosta (1227) e di Ginevra (1229-32). Nel 1234 tornò allo stato laico e si sposò. Proseguì, sviluppandola considerevolmente, la politica offensiva del suocero a nord del lago di Ginevra, spec. nello Chablais (trattato con il vescovo di Sion del 1260) e nel Paese di Vaud. Grazie alla disfatta del conte di Ginevra, alla neutralizzazione del vescovo di Losanna e a notevoli disponibilità finanziarie, si assicurò, fra il 1240 e il 1260, la sottomissione di numerosi nobili vodesi, cui restituì sotto forma di feudo le loro signorie. A quell'epoca risale l'avvio dello sviluppo della rete amministrativa savoiarda. S. fu zio di Margherita, moglie di Luigi IX (S. Luigi), e di Eleonora, moglie di Enrico III d'Inghilterra, entrambe figlie di sua sorella Beatrice. Egli sostenne quest'ultimo contro l'insurrezione della nobiltà indigena e ne frequentò assiduamente la corte con la sua cerchia di nobili vodesi e savoiardi, ottenendo quale ringraziamento numerose signorie inglesi. Nel 1263, alla morte del nipote Bonifacio, divenne conte di S. Legò la contea al fratello Filippo (->), escludendo temporaneamente i suoi nipoti e diseredando la sua unica discendente Beatrice, che nel 1241 aveva sposato Ghigo VII, delfino del Viennois.

Nonostante la sua condizione di cadetto divenuto conte solo in età avanzata e malgrado la mancanza di eredi maschi, S. appare come un esponente essenziale della dinastia per la sua azione politica, militare e amministrativa, la sua vasta rete di legami intern. e probabilmente anche per il suo carisma personale. Questa notorietà gli valse il soprannome di Piccolo Carlo Magno nelle Cronache di Savoia (1419). Dagli anni 1930-40 venne considerato un padre della patria dagli ammiratori dell'epoca savoiarda che militavano nella Lega vodese. Questi ultimi associavano strettamente alla sua persona e alla sua epoca un processo di costruzione statale in realtà molto più vasto e complesso.

Riferimenti bibliografici

  • J. L. Wurstemberger, Peter der Zweite, Graf von Savoyen, Markgraf in Italien, sein Haus und seine Lande, 4, 1858
  • HS, I/3, 229 sg.; I/4, 119
  • E. L. Cox, The Eagles of Savoy, 1974
  • La Maison de Savoie en Pays de Vaud, cat. mostra Losanna, 1990, 255-260
  • B. Andenmatten et al. (a cura di), Pierre II de Savoie, 2000
  • B. Andenmatten, La maison de Savoie et la noblesse vaudoise (XIIIe-XIVe s.), 2005
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Suggerimento di citazione

Bernard Andenmatten: "Savoia, Pietro II di", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 04.04.2013(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/017867/2013-04-04/, consultato il 13.09.2024.