
10.3.1622 Töss, 27.5.1676 Zurigo, rif., di Zurigo. Figlio di Hans Heinrich (->). Nipote di Hans Rudolf (->). (1642) Elisabeth Holzhalb, figlia di David, pastore rif. Rappresentò la corporazione dell'Ariete nel Grande (dal 1642) e nel Piccolo (dal 1669) Consiglio di Zurigo. Vice intendente dell'arsenale (dal 1651), nel 1653 organizzò l'acquisto di cannoni svedesi già utilizzati (la cosiddetta Benfelder Artillerie, dalla località alsaziana di Benfelden, dove avvenne l'acquisto). Balivo di Kyburg (1658-64), aprì in seguito un setificio al Neumarkt di Zurigo. Fu poi balivo (Obervogt) di Küsnacht (1670), intendente dell'arsenale (1672) e tesoriere (1674). Fu probabilmente Hans Georg Werdmüller a stimolare l'interesse di R. per i problemi matematici. Dal 1654 al 1658 venne introdotto allo studio dell'algebra da John Pell, rappresentante diplomatico di Oliver Cromwell a Zurigo. Nel 1659 R. pubblicò la Teutsche Algebra (edizione lat., ampliata ma non pubblicata, nel 1667), la prima esposizione in lingua ted. delle nuove teorie algebriche di François Viète e Cartesio. L'opera tratta dapprima le sei operazioni aritmetiche fondamentali (addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione, elevamento a potenza, estrazione di radice) e la teoria delle equazioni (prima apparizione dell'attuale simbolo della divisione in un'opera stampata). In seguito propone una mescolanza di esercizi sulla teoria delle equazioni con analisi trigonometriche e più semplici ricerche analitico-geometriche, ispirate a matematici del passato. Nel 1668 Thomas Brancker pubblicò, con la collaborazione di Pell, una traduzione inglese dell'Algebra di R. contribuendo così a una sua ampia diffusione. Interessato anche all'astronomia e all'ottica, progettò un calendario perpetuo e si occupò della previsione di eclissi e comete, combattendo però l'astrologia.