
Il monaco porge il suo libro di canti liturgici a S. Gallo. Illustrazione dedicatoria in un graduale risalente all'inizio del XII secolo (Stiftsbibliothek St. Gallen, Cod. Sang. 375, p. 235; e-codices).
In un documento dell'abbazia di San Gallo del 12.11.1135 è menzionato come scriba e miniaturista, mentre in altre fonti compare a più riprese anche come presbitero, magister e decano. Nel graduale della biblioteca dell'abbazia dipinse le iniziali, una natività a piena pagina e un'immagine dedicatoria corredata di nomi, nella quale si rappresentò inginocchiato nell'atto di consegnare a S. Gallo il suo libro di canti liturgici. L'effigie costituisce uno dei primi autoritratti firmati dell'arte svizzera.