ca. 1568 Friburgo, 14.10.1612 Friburgo in Brisgovia, catt., dal 1592 di Soletta. Di origini modeste. 1) 21.11.1591 Agnès Wiel; 2) (1611) una donna non nota. Frequentò il collegio Saint-Michel di Friburgo (1582-84), il collegio Elvetico di Milano (1584-87) e l'Univ. di Dillingen (1587-89), dove studiò retorica e filosofia. Fu professore e poi direttore (1590-95) della scuola lat. di Soletta. A differenza del governo solettese, che appoggiava Enrico IV, G. simpatizzava per i duchi di Guisa e per Filippo II di Spagna. Sollevato dall'incarico ed espulso dalla città per il suo orientamento politico, entrò al servizio della legazione spagnola a Lucerna e divenne segr. dell'ambasciatore Alfonso Casati (1595-1605). Si dedicò a ricerche storiche sulla Svizzera e gli Asburgo. Nel 1605 emigrò a Friburgo in Brisgovia, dove ottenne una pensione annua dall'imperatore Rodolfo II, che lo nominò professore di storia all'Univ. (1606-09). Fu inoltre consigliere e storiografo imperiale.
La sua ricostruzione storica del passato si basava sull'analisi critica delle fonti. Nel 1598 pubblicò a Friburgo il De rebus Helvetiorum sive antiquitatum Libri V, il primo trattato scientifico completo della storia sviz. fino al 1315, nell'intento di controbilanciare la visione rif. delle opere di Johannes Stumpf e Josias Simmler. Deluso dalla cattiva accoglienza riservata al suo lavoro dai governi e dal pubblico di alcuni cant., si dedicò alla storia degli Asburgo; nel 1605 diede alle stampe Habsburgiaca sive de antiqua et vera origine domus Austriae. Fu anche autore di numerose poesie in lat.