Menz. tra il 1521 e il 1537, di Appenzello (Rhode di Schlatt). Probabilmente figlio di Uli (->). Fu Consigliere (1521), Landamano di Appenzello (1522, 1523 e 1526-29) e a più riprese inviato alla Dieta fed. (1522-29). Nel 1526 partecipò alle trattative tra i sette cant. catt. e Appenzello e collaborò alla soluzione di un caso giur. a Urnäsch. Nel 1529 protestò per un deprezzamento della moneta di fronte al Consiglio della città di San Gallo. Come inviato di Appenzello, nel 1531 tentò invano di convincere gli Zurighesi a non decretare l'embargo sui generi alimentari contro la Svizzera centrale e quindi di prevenire lo scoppio della guerra. Nel 1537 rappresentò Appenzello nella vertenza con San Gallo sul commercio di tele di lino; nell'affare del vessillo fu fra gli oppositori di Jakob Büchler. Si avvicinò alla Riforma già nel 1521. Fu membro della Soc. di telerie sulla Bleiche di Appenzello.
Riferimenti bibliografici
- AWG, 191
- AppGesch., 1
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Scheda informativa
Appartenenza familiare | |
Dati biografici | Prima menzione 1521 Ultima menzione 1537 |