
30.5.1755 Basilea, 4.10.1836 Fouday (Alsazia), rif., di Basilea. Figlio di Daniel, deputato al Gran Consiglio basilese e giudice civile. (1780) Rosina Lindenmeyer. Ricevette un'educazione pietista a Coira e studiò filosofia e teol. a Basilea, Lipsia e Gottinga senza concludere la formazione. Conobbe Christian Gottlob Heyne e abbracciò gli ideali dell'Illuminismo. Nel 1779 tornò a Basilea e divenne fabbricante di nastri di seta. Membro della Soc. di beneficenza e di utilità pubblica, fondò e diresse la Soc. di lettura. Fu maestro della corporazione dell'Orso e membro del Piccolo Consiglio (1783), poi balivo di Riehen (1792). Nel 1798 fu eletto all'Assemblea nazionale provvisoria di Basilea e al Direttorio della Repubblica elvetica, che lasciò all'inizio del 1799. Inviò Johann Heinrich Pestalozzi a Stans e protesse Johann Kaspar Lavater dalla persecuzione politica. Membro del Piccolo e del Grande Consiglio di Basilea dall'inizio del periodo della Mediazione, nel 1804 trasferì la sua fabbrica in Alsazia e nel 1812 si stabilì a Fouday vicino alla parrocchia di Johann Friedrich Oberlin. Infine si dedicò esclusivamente ad attività filantropiche. Fra i leader delle forze progressiste durante la rivoluzione basilese del 1798, si impegnò a evitare spargimenti di sangue.