Fam. di baroni turgoviese, documentata tra il XII e il XV sec. Gli estesi possedimenti della fam. si raggruppavano a nord ovest dell'Ottenberg attorno alla fortezza di Altenklingen (com. Wigoltingen), lungo il lago inferiore di Costanza attorno a Stein am Rhein e la fortezza di Hohenklingen - dove risiedettero fino al XV sec. come avogadri del convento di S. Giorgio e come balivi della città - e nel XIII sec. nei dintorni della città di Klingnau, fondata dai K. La scarsità di fonti non permette di stabilire se esisteva un legame di parentela con i signori von Märstetten, che vissero alla fine dell'XI sec., come ipotizzato da Johann Adam Pupikofer. La genealogia della fam. prima del 1300 resta oscura in diversi punti, tra l'altro per l'uso quasi esclusivo dei nomi Ulrich e Walter.
Il primo esponente noto è Walter, avogadro di S. Giorgio attorno al 1150 secondo una fonte dubbia, menz. una seconda volta nel 1169 come testimone per il vescovo di Costanza, di cui i K. detennero numerosi feudi. Nel 1170 anche Ulrich e Walter, probabilmente figli del primo Walter, sono cit. come avogadri di S. Giorgio. I due furono quasi sicuramente i capostipiti dei due rami della fam., gli Altenklingen e gli Hohenklingen, chiaramente distinguibili solo dopo il 1250. Ulrich, figlio del già cit. omonimo, fondò nel 1239 la città di Klingnau sull'Aar, su terre ereditate in parte da sua moglie Ita, figlia di Walter von Tegernfeld, e in parte scambiate con il convento di Sankt Blasien. Prima del 1253 i suoi figli, Ulrich e Walther (->), divisero le proprietà della fam.: il primo ricevette i beni e i diritti nella Turgovia, con Altenklingen, mentre al secondo andarono i possedimenti dei Tegernfeld con Klingnau.
Il ramo di Klingnau non risultò molto vitale: nel 1269 Walther vendette la città alla diocesi di Costanza, entro il 1271 cedette anche il resto dei possedimenti argoviesi (tra l'altro a Sankt Blasien) e si trasferì poi a Basilea, dove compare spesso nella cerchia attorno al re Rodolfo I d'Asburgo. Dal 1280 la fam. si avvicinò agli Asburgo, riuscendo tuttavia a conservare fino alla metà del XIV sec. una posizione relativamente indipendente, grazie al fatto che il loro centro di potere si trovò al margine della sfera d'influenza asburgica. Il ramo degli Altenklingen seppe salvaguardare la propria situazione finanziaria fino alla scomparsa nel 1394 - la vendita più rilevante comprese all'inizio del XIV sec. i castelli di Mammern e di Neuburg, feudi del convento di San Gallo, ceduti ai signori von Kastell -, mentre quello degli Hohenklingen, che nel 1347 si era diviso nelle linee degli Hohenklingen-Bechburg e degli Hohenklingen-Brandis, a causa di pressioni politiche ed economiche dovette rinunciare nella seconda metà del XIV sec. a cospicue parti dei propri possedimenti. Nel 1358 i fratelli Ulrich, giudice del tribunale di alta giustizia austriaco in Turgovia, carica che dal 1318 fu spesso ricoperta da membri di questo ramo della fam., e Walter, vendettero all'Austria la loro metà del baliaggio di Stein am Rhein e di S. Giorgio, insieme alla fortezza e alla signoria di Hohenklingen, entrando poi al servizio austriaco con la fortezza e la città, che avevano nuovamente ricevuto in pegno.
Il ramo degli Altenklingen si integrò nell'amministrazione austriaca solo con Walter, ultimo esponente della fam., balivo asburgico (1381-85) in Argovia, Turgovia, nella Foresta Nera e nel Sundgau. Dopo la sua morte (1394), i beni allodiali passarono alla fam. dei von Bussnang, loro parenti, e, in piccola parte, ai von Bürglen, von Landenberg e von Enne, mentre il blasone e i feudi imperiali, tra cui la signoria di Matzingen, ereditata nel 1350, e i baliaggi di Oberwinterthur e Wiesendangen, passarono a Walter von Hohenklingen. Sua figlia Anastasia (->) fu badessa del Fraumünster come, prima di lei, Fides (->). Nel corso del XV sec. Ulrich, figlio di Walter e fratello di Anastasia, si trovò tuttavia in sempre maggiori difficoltà economiche e fu costretto nel 1433 a rinunciare all'altra metà della signoria di Hohenklingen con Stein am Rhein, vendendola a Kaspar von Klingenberg. Ultimo esponente della fam., Ulrich morì nel 1444/45. Eredi principali furono i conti von Fürstenberg.