
28.4.1877 Vendlincourt, 23.1.1933 Berna, riformato, di Amsoldingen. Figlio di Karl Eduard, gendarme e guardia carceraria a Thun, e di Maria nata Schneiter. (1906) Rosa Bartlome. Dopo la scuola secondaria, frequentò la scuola d'arte a Berna. Svolse un apprendistato di scalpellino nello studio di August Müller (dal 1892), architetto e responsabile dei lavori di costruzione della cattedrale di Berna, dove in seguito lavorò come disegnatore. Compì viaggi di studio in Germania e in Italia; per un breve periodo fu allievo di Carl Schäfer al Politecnico di Karlsruhe. Dal 1900 succedette a Müller alla direzione del cantiere della cattedrale; in quel periodo aprì uno studio di architettura a Berna. Esperto di architettura tardo gotica, restaurò e completò edifici quali la chiesa francese e la cosiddetta Brunnerhaus a Berna. Progettò inoltre vari edifici, in particolare chiese (quelle di Röthenbach im Emmental, Hindelbank, Niederscherli e la chiesa della Pace a Berna) e scuole a Berna e dintorni. Diresse il cantiere della cattedrale fino alla morte; in seguito la carica fu assunta da suo figlio e dai suoi abiatici. Fu deputato radicale al consiglio comunale di Berna (dal 1920) e al Gran Consiglio bernese (dal 1922). Fu attivo in diverse associazioni professionali, in particolare come membro fondatore della Federazione architetti svizzeri e della sezione bernese dell'Heimatschutz. Fautore della salvaguardia del patrimonio culturale svizzero (Heimatschutz), sostenne con convinzione il superamento dello storicismo e si impegnò a favore della tradizione architettonica regionale; per l'Esposizione nazionale del 1914 a Berna realizzò il villaggio svizzero (Dörfli), che suscitò vivo interesse. Attorno al 1930 si orientò verso il linguaggio architettonico moderno e nel 1932 costruì l'edificio scolastico dello Stapfenacker a Bümpliz, una delle principali realizzazioni del Movimento moderno nella regione di Berna. Storico dell'architettura e uomo attento alle questioni di attualità, realizzò, fedele ai principi del primo Heimatschutz, opere di qualità nel segno dell'Heimatstil; successivamente adottò con altrettanto successo uno stile improntato al modernismo classico, sempre attento all'inserimento armonioso dell'architettura nell'ambiente circostante.