Ramo della fam. di origine longobarda dei De Besozzo, originaria di Besozzo, località tra il lago di Varese e il lago Maggiore, da cui si diffuse poi in diversi territori. Suoi esponenti si stabilirono anche a Casoro (Barbengo, oggi com. Lugano), prendendo il nome di de Casulis, come pure di Capitanei de Premona (antico nome di Barbengo). La fam. possedeva beni allodiali e feudi vescovili in tutta la val Scairolo e a Barbengo, Agra, Poporino (Gentilino, oggi com. Collina d'Oro), Carabbia, Calprino e Morcote; era inoltre probabilmente di sua proprietà il castello di Barbengo. Nel XIV sec. ebbe inizio la decadenza e l'impoverimento del ramo di Casoro; venduti i feudi, i discendenti si trasferirono in città. Nel XVI sec. un esponente del ramo milanese della fam., Antonio Maria, venne allontanato da Milano con l'accusa di eresia; convertitosi al protestantesimo verso il 1544, si trasferì a Locarno, dove divenne il principale intermediario tra i rif. locarnesi e le città sviz. rif.
Riferimenti bibliografici
- Schaefer, Sottoceneri
- DBI, 9, 672-675
Scheda informativa
Variante/i | Capitanei de Premona
da Casoro
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Classificazione
Elite (fino al 1800 ca.) / Bassa nobiltà |