
21.4.1488 nella fortezza di Steckelberg presso Schlüchtern (Assia), 29.8.1523 sull'isola di Ufenau. Figlio di Ulrich, Consigliere di Fulda, e di Ottilie von Eberstein, figlia di Philipp, Consigliere. Discendente da una rinomata fam. di cavalieri franchi, seguì una formazione umanistica in univ. ted. e it. Insignito del titolo di poeta laureatus dall'imperatore (1517), divenne poi autore di satire e critiche pungenti nei confronti dello Stato, della Chiesa (soprattutto del papa e della curia) e del sistema scolastico (Lettere d'uomini oscuri, pubblicate in lat. tra il 1515 e il 1517). Coinvolto nei tentativi sovversivi di Franz von Sickingen, fu costretto all'esilio. Bandito e dichiarato fuorilegge, nel maggio del 1523 fu accolto a Zurigo da Ulrich Zwingli, che gli offrì un soggiorno ai bagni di Pfäfers e da agosto l'asilo sull'isola di Ufenau, dove morì di sifilide accudito dal pastore Johannes Klarer. Dedicò il breve periodo trascorso in Svizzera a una disputa letteraria con Erasmo da Rotterdam, alla redazione del suo ultimo scritto In tyrannos, ora perduto, ma forse corrispondente all'opuscolo zurighese Gyren Rupffen, e alla revisione delle proprie opere. Nel fondo zurighese sono conservate numerose opere a stampa, che H. stesso preparò per una nuova edizione.