8.10.1857 Locarno, 17.3.1911 Mendrisio, di Locarno. Figlio di Giuseppe, avvocato e possidente, e di Emilia Stalder, nobildonna cresciuta nel clima intellettuale a Milano. Fu allievo di Giuseppe Bertini all'Acc. di Brera a Milano (1877-84). Nel 1887, nella dimora della baronessa Antoinette de Saint-Léger sull'Isola Grande di Brissago, incontrò Daniele Ranzoni, esponente di spicco della scapigliatura milanese. Al periodo 1885-90 datano Tombe romane a Concordia e i paesaggi ticinesi Lòdano e Sant'Antonio; al 1891 il Ritratto della madre, dipinto in chiave sintetica. Nel 1893 lasciò lo studio milanese e si trasferì a Locarno; dipinse Paolina, La vela e Delta della Maggia, esposto nel 1896 a Ginevra e poi acquistato dalla Conf. Partecipò a esposizioni in Svizzera, in Italia e a Monaco. Nel 1902 realizzò le decorazioni del teatro di Locarno, oggi distrutto, dove fu attivo come violoncellista. Dipinse Le nipotine all'Isolino, arcobaleni e notturni; nel periodo 1903-06 soggiornò al Monte Verità di Ascona, dove frequentò la comunità naturista e si avvicinò alla teosofia. Dal 1903 al 1905 fu membro della commissione fed. delle belle arti. Eseguì visioni simboliche legate all'immagine di Narciso e un'intensa sequenza di autoritratti. Morì al manicomio di Mendrisio.
Riferimenti bibliografici
Scheda informativa
Dati biografici | ∗︎ 8.10.1857 ✝︎ 17.3.1911 1857-10-081911-03-17 |
Classificazione
Arte e letteratura / Belle arti |