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Walter ArnoldSteffen

13.6.1924 Saanen, 3.11.1982 Zurigo, probabilmente rif., di Saanen. Figlio di Johann Adolf, operaio metallurgico, e di Josefina Portmann. Celibe. Dal 1938 crebbe presso diverse fam. affidatarie, lavorando nel contempo per alcuni contadini, poi nell'ist. di rieducazione del castello di Erlach (dal 1939). Attivo come bracciante e fattorino (dal 1941), fu internato nella clinica di Waldau a causa di problemi economici e di alcolismo (1944). A Basilea dal 1951 divenne lavatore e lucidatore di automobili indipendente. Dal 1952 risiedette prevalentemente a Zurigo e si avvicinò alla pittura. Soggiornò ripetutamente in cliniche psichiatriche. Alloggiò anche presso il Künstlerhaus di Boswil (1968-69, 1974 e dal 1979). Accanto a paesaggi, nature morte, autoritratti, teste e figure realizzò dipinti a soggetto religioso (risurrezione, Cristo con angeli). Il linguaggio formale di S. è vicino all'art brut; parte delle sue opere tuttavia risultano essere composizioni bilanciate, frutto di un processo creativo controllato.

Riferimenti bibliografici

  • Fondo presso Ist. sviz. di studi d'arte, Zurigo
  • DBAS, 999 sg.
  • P. F. Althaus, W. A. Steffen, 2002
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Scheda informativa
Dati biografici ∗︎ 13.6.1924 ✝︎ 3.11.1982

Suggerimento di citazione

Tapan Bhattacharya: "Steffen, Walter Arnold", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 05.09.2011(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/022658/2011-09-05/, consultato il 25.03.2025.