de fr it

Byss

Casato patrizio della città di Soletta, oggi estinto, in origine presente con i nomi Byso o Bysa nella signoria di Balm. Heinrich, menz. dal 1353 al 1373, fu insediato a Büren an der Aare come luogotenente dello scoltetto dal conte Rudolf von Nidau, signore di Balm. Attestato come cittadino di Büren nel 1357, nel 1368 ottenne la cittadinanza di Soletta e acquisì cospicui possedimenti nei dintorni delle due città. Chuon, suo figlio, risulta membro del Consiglio di Soletta dal 1393 al 1407, Heintzmann Byso nel 1419. La fam. entrò a far parte dell'élite e raggiunse il suo apogeo con Ulrich (->); ma già il figlio di quest'ultimo, Urs (->), non ebbe la sua stessa statura, pur riuscendo anch'egli a divenire scoltetto. Il forte sviluppo del casato nel XVI sec. comportò una frammentazione del patrimonio e una diminuzione di prestigio della fam. Fino al 1798, però, i B. continuarono ad essere rappresentati nei Consigli, occupando molte cariche e posti di balivo. Con Christoph (->), Urs Jakob Josef (->) e Leonz Gereon (->) il casato ottenne cariche elevate. Scarsa fu invece la sua partecipazione al servizio mercenario: solo Urs Josef (1648-1703) raggiunse il grado di colonnello al servizio di Venezia. Fra i molti B. ecclesiastici, si segnalano un canonico di Sankt Ursen a Soletta, tre canonici di Schönenwerd e due priori di Sankt Urban. Vari membri del casato furono attivi in campo artistico, fatto del tutto eccezionale per una fam. patrizia: oltre a tre orafi, a un pittore su vetro, un fonditore di stagno e uno scultore, va ricordato Johann Rudolf (->), pittore e architetto d'interni noto a livello intern. Nella seconda metà del XVIII sec. vari B. aderirono alle idee dell'Illuminismo. Leonz Gereon collaborò con le autorità dell'Elvetica, Urs Jakob Josef fu il primo pres. della Soc. economica; Anton (1735-1811) diresse la tessitura di cotone Gerber & Cie. La fam. si estinse in linea maschile con Ludwig (1836).

Riferimenti bibliografici

  • G. von Vivis, Ämter- und Bestallungsbuch der Stadt und Republik Solothurn 1501-1798, ms., s.d. (presso StASO)
  • H. Sigrist, Solothurnische Biographien, 1951, 21-41

Suggerimento di citazione

Hans Sigrist: "Byss", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 16.02.2005(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/022837/2005-02-16/, consultato il 22.03.2025.