Antico casato di Svitto, della circoscrizione di Nidwässer, originario del podere di Mur (1217/22: Super murum) a Svitto (Oberschönenbuch); gli attuali discendenti della fam. sono cittadini di Svitto, Ingenbohl e Unteriberg. Nel 1281 Johans uff der Mura è attestato quale testimone della vendita del podere Jessenen a Conrad Hunn; Ulrich der Murer è menz. nel registro delle doglianze di Einsiedeln nel 1311. Il ramo di Ingenbohl fu fondato da Georg (->), Landamano, quello di Iberg da Johann Heinrich (1627-1690), che si trasferì da Schönenbuch a Iberg nel 1664. Jonas (1763-1830), antenato dei fornaciai di Svitto e Einsiedeln, si trasferì da Iberg a Haggenegg attorno al 1797. Di origine contadina (importanti rami contadini sopravvissero fino al XX sec.), gli A. entrarono a far parte del ceto dirigente svittese con Ulrich (->), Landamano, alla fine del XV sec. Il generale Ludwig (->) è il capostipite dell'unico ramo aristocratico della fam. Gli A. strinsero legami matrimoniali con varie fam. (i von Mettenwil e Trüllerey di Lucerna, i Lussy e gli Z'Rotz di Nidvaldo, gli Schönbrunner di Zugo). Oltre a Georg e Ulrich, altri tre A. furono Landamani: Karl (->), Ulrich (->) e Xaver (->); inoltre vi furono 14 Vicelandamani e 11 tesorieri di Svitto, nonché oltre 25 balivi. Dominik (->) fu deputato al Consiglio degli Stati, di cui divenne pres.; Jost Rudolf (1688-1754), Johann Franz (1696-1744) e altri A. furono attivi quali pittori. Altri ancora vestirono l'abito sacerdotale o entrarono in convento, fra cui l'abate benedettino Ivo (1924-2021), a capo del convento di Sankt Otmarsberg, a Uznach. Ritenuto a torto un compenso per servigi resi al Paese, il diritto del casato di designare il guardiano dei bovini sull'alpe Silberen (menz. dal 1295) va invece probabilmente fatto risalire a tradizioni o diritti d'alpeggio antichissimi.