
27.7.1892 Lucerna, 26.7.1931 Zurigo, catt., poi senza confessione, di Beromünster. Figlio di Johann Jakob, piccolo contadino e operaio delle ferrovie, e di Karolina Deutsch, cuoca, di Tägerwilen. (1924) Karolina Ennemoser, figlia di Rudolfina, di Beatenberg. Dopo aver seguito parte dell'educazione in ist. catt. e aver interrotto l'apprendistato di falegname, compì una formazione itinerante nell'Europa occidentale. A Basilea dal 1912 al 1916 (con qualche interruzione), nel 1912 entrò nella Gioventù socialista. Vicepres. del movimento (dal 1913) e agitatore, entrò nel comitato centrale a Zurigo (1916) e divenne redattore della Freie Jugend. Ebbe contatti con Lenin e Fritz Brupbacher. Divergenze all'interno del comitato della Gioventù socialista spinsero H. nell'autunno del 1917 a partecipare alla fondazione del gruppo Forderung, da cui nella primavera del 1919 presero origine i cosiddetti Vecchi comunisti. Il gruppo diffondeva i propri ideali antiautoritari e anarchico-sindacali attraverso conferenze, opuscoli e giornali (Die Forderung, Der Kommunist) e cercava di applicarli nell'attesa di una rivoluzione che giudicava imminente mediante la partecipazione a dimostrazioni, la fondazione di consigli operai e di milizie socialiste e con appelli alla rivolta. Arrestato a più riprese per la sua attività politica, nel 1920 rappresentò i Vecchi comunisti al secondo congresso del Komintern a Mosca. Nel 1921 partecipò alla fondazione del partito comunista sviz., di cui fu membro della centrale e poi del comitato centrale (1927-30). Diresse il gruppo comunista in seno alla Federazione sviz. dei lavoratori edili e del legno, dalla quale fu tuttavia espulso. Dal 1927 istituì una guardia operaia e dal 1928 organizzò l'Opposizione sindacale rossa. Morì nel 1931 in seguito a un incidente in bicicletta. Abile oratore e trascinatore, noto anche con il diminutivo di "Joggi", nel periodo di crisi che si sviluppò durante e dopo la prima guerra mondiale rappresentò la corrente della sinistra radicale. Malgrado la marginalità di quest'ultima, H. entrò comunque a far parte della memoria collettiva del movimento.