Fam. originaria di Carona, comprendente intere dinastie di architetti e artisti, attestata già nel XIV sec.; un ramo si stabilì a Figino (oggi com. Lugano) intorno al 1500. Sin dal XV sec. gli A. godettero, come altre fam. caronesi, di importanti privilegi, soprattutto fiscali, ottenuti per i servigi resi alla causa viscontea; diversi membri della fam. furono inoltre investiti di cariche pubbliche. Noti soprattutto come scultori e lapicidi, dal XV al XIX sec. furono attivi in molte zone d'Italia (in particolare: Liguria, Roma, Venezia, Carrara, Milano, Torino, Valtellina) e di Spagna (Siviglia, Granada, Toledo), oltre che in patria (Carona, Vico Morcote). A Genova nel XV-XVI sec. avevano aperto fiorenti botteghe, presso le quali preparavano i lavori commissionati dai nobili di passaggio, mentre a Carrara sfruttavano le cave di marmo (XVI sec.).
Riferimenti bibliografici
- E. Arslan (a cura di), Arte ed artisti dei laghi lombardi, 1, 1959
- DBI, 3, 640 sg.
- A. M. Collovà-Cotti, «L'archivio storico del comune di Carona», in BSSI, 1967, 51-82
- DBAS, 38