Fam. nobile dell'Italia settentrionale, il cui nome deriva da quello del castello (distrutto nel 1168) nei pressi di Biandrate, sulle rive del fiume Sesia (Novara). Dall'XI al XIV sec. la fam. ebbe possedimenti in più di 200 località piemontesi e delle vallate alpine meridionali; il massimo potere venne raggiunto nel XII sec. grazie all'alleanza con il casato dei conti di Pombia. Verso il 1150/60, il conte Guido il Grande ottenne dall'imperatore Federico Barbarossa parecchi feudi a Novara, in Valsesia, nelle valli Anzasca e Ossola. Il ruolo svolto dai B. a favore della politica imperiale in Italia fu all'origine, tra il 1168 e il 1176, del loro indebolimento rispetto ai com. di Novara e di Vercelli. Già prima del 1237 i B. possedevano diritti nella regione del Sempione (gola della Saltine). Verso il 1240, dispute fam. spinsero il conte Goffredo (1270 ca.), marito di Aldisia, figlia di Pietro de Castello, maior e conte di Visp, a emigrare in Vallese. Il ramo vallesano acquisì (sia attraverso l'acquisto sia, in parte, attraverso eredità dei de Castello) proprietà (spec. a Visp), diritti e titoli (conti di Visp e Naters, detentori della carica di maior di Visp, visdomini di Naters e Goms), potendo così costituire un ramificato sistema di signorie alpine attorno ai passi della regione di Saas e del Sempione. I rappresentanti di spicco della fam. furono Jocelin (->) e suo figlio Thomas (1337), canonico (1291) e cantore (1298) di Sion, che combatté per i diritti del capitolo cattedrale (diritto di cancelleria) e fece costruire la cappella di Ognissanti a Valère. Verso la metà del sec. XIV iniziò il rapido declino della fam.: in seguito all'assassinio, avvenuto nel 1365 sul ponte di Naters, della contessa Isabelle, figlia di Antoine e moglie di François de Compey, i beni e i diritti dei B. passarono ai de Compey.
Riferimenti bibliografici
- Walliser Wappenbuch, 1946, 34 sg.
- DBI, 10, 264-282
- L. Carlen, «Zur Geschichte der Grafen von Biandrate», in BWG, 18/1, 1982, 19-24
- E. Rizzi, «Beziehungen zwischen dem Wallis und Ossola im 13. und 14. Jh.», in BWG, 18/14, 1985, 404-414
- F. Vannotti, «Les fonds Blandrate des Archives du chapitre de Sion», in Boll. storico per la provincia di Novara, 82, 1991, 873-886
Classificazione
Elite (fino al 1800 ca.) / Alta nobiltà |