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Göldli

Fam. di donzelli zurighesi. All'inizio del XV sec. Heinrich (1435) si trasferì da Pforzheim (Baden, D) a Zurigo, di cui ottenne la cittadinanza nel 1405, probabilmente in seguito a una vertenza con Bernhard, margravio del Baden, legata a una questione debitoria, risolta solo nel 1414. Nel 1413 Heinrich fece erigere la cappella funeraria di fam. nel chiostro del Grossmünster (distrutta nel 1565). Prima del 1468 i G. furono ammessi nella Konstaffel; nel XV sec. furono una delle fam. più ricche e potenti di Zurigo e ricoprirono cariche importanti anche in ambito ecclesiastico, per esempio con Roland (->). Nel XVI sec. avevano un tenore di vita paragonabile a quello dei nobili. Rappresentati per sei volte nel Piccolo Consiglio tra il 1444 e il 1572, raggiunsero il loro apice sul piano politico con l'elezione di Heinrich (->) a borgomastro. L'attività politica dei G., avversari principali di Hans Waldmann, fu valutata in modo estremamente controverso dalla storiografia, così come avvenne nei confronti di Waldmann. L'influenza dei G. comiciò a diminuire dopo la destituzione di Heinrich ad opera di Waldmann e declinò del tutto dopo la Riforma. Attivi come mercenari e titolari di diversi benefici ecclesiastici, la maggior parte dei G. furono ferventi difensori del cattolicesimo. Molti lasciarono Zurigo, stabilendosi tra l'altro a Lucerna o a Rapperswil (SG), dove operò Heinrich (->). Dopo la Riforma la fam. ebbe ancora con Hans (1572) un solo rappresentante al Piccolo Consiglio. Complessivamente i G. ebbero nel XV e XVI sec. 11 balivi ( cinque Landvögte, di cui tre a Greifensee nel XV sec. e sei Obervögte) e due balivi imperiali (come Lazarus, ->). Erano proprietari del castello di Wellenberg (acquistato da Heinrich nel 1410, denominato anche "torre G."), della casa G. (o "casa gialla") e delle fortezze di Werdegg, Dübelstein (presso Dübendorf) e Rohr (presso Rümlang). Alcuni esponenti della fam. furono importanti condottieri. Nella seconda guerra di Kappel (1531) i fratelli Kaspar (->) e Georg (->) erano schierati nei campi avversi. Il ramo zurighese dei G. si estinse con la morte di Beat Rudolf (1624-1677).

Riferimenti bibliografici

  • E. A. Göldli, Göldi - Göldli - Göldin, 1902
  • E. Gagliardi, Dokumente zur Geschichte des Bürgermeisters Hans Waldmann, 1911
  • A. Rosenberger, Die Familie Göldli in Zürich, 1930
  • B. Kirchgässner, «Heinrich Göldli», in Aus der Stadt- und Wirtschaftsgeschichte Südwestdeutschlands, 1975, 97-109

Suggerimento di citazione

Katja Hürlimann: "Göldli", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 23.01.2018(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/023797/2018-01-23/, consultato il 12.12.2024.