3.8.1720 Zugo, 13.3.1799 Zugo, catt., di Zugo. Figlio di Beat Ludwig e di Maria Anna Burtz von Seethal. (1754) Maria Barbara Helena Elisabeth Kolin, figlia di Johann Jakob, colonnello. Sostenuto dallo zio Beat Franz Plazidus (->), ricevette un'eccellente educazione a Radolfzell, Mantes-la-Jolie (Ile-de-France) e, dal 1732 al 1737, al collegio delle Quattro Nazioni a Parigi. Nel 1735 entrò al servizio della Francia come vessillifero. Capitano, rilevò la compagnia dello zio nel reggimento della Guardia sviz. (1744). Divenne poi brigadiere (1748), maresciallo di campo (1762) e tenente generale (1780). Dal 1767 fu titolare di una propria compagnia, poi ceduta al genero Jost Dürler (1780). Nel 1780 ricevette dalla Francia pensioni pari a ca. 12'200 lire franc. Nel 1752 fu consigliere, interprete e segr. del re di Francia. Cercò, senza successo, di ottenere la carica di responsabile della distribuzione delle pensioni nella città e nel baliaggio di Zugo e, nel 1756, di accedere al Consiglio di Zugo. Nel 1770 ereditò la signoria giurisdizionale di Anglikon e Hembrunn (fedecommesso). Nel 1777 divenne maresciallo ereditario dell'abbazia di Muri. Autore di ricerche storiche e studi sulle fonti, pubblicò una storia degli ufficiali sviz. al servizio della Francia (Histoire militaire des Suisses au service de la France, otto volumi, 1751-53), integrata dai quattro volumi del Code militaire des Suisses (1758-64), e le tavole illustrate Tableaux topographiques, pittoresques, physiques, historiques, moraux, politiques, littéraires, de la Suisse (1780-88). Svolse lavori preliminari per il dizionario della nobilità sviz. (Nobiliaire Suisse), da lui ideato, e collaborò alle opere di Philippe-André Grandidier, Gottlieb Emanuel von Haller, Johann Jacob Leu e Hans Jakob Holzhalb con contributi e documenti. Socio onorario dell'Académie des inscriptions et belles-lettres di Parigi (1749) e membro della Soc. elvetica e della Soc. sviz. di scienze naturali a Zurigo (1762), intrattenne vasti carteggi con eruditi dell'epoca, di cui si sono conservate più di 3000 lettere. La collezione Zurlaubiana, comprendente l'archivio di fam. completato da Z. con la sua raccolta di atti e una biblioteca di ca. 10'000 opere, costituisce il nucleo della biblioteca cant. argoviese ed è una miniera di fonti storiche.
Ritratto di Beat Fidel Zurlauben realizzato da Heinrich Pfenninger, pubblicato nell'opera Helvetiens berühmte Männer in Bildnissen, parte 2, Zurigo 1784 (Biblioteca nazionale svizzera, Berna).
Riferimenti bibliografici
Scheda informativa
Variante/i | Beat Fidel Anton Johann Dominik Zurlauben (nome alla nascita)
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Appartenenza familiare | |
Dati biografici | ∗︎ 3.8.1720 ✝︎ 13.3.1799 1720-08-031799-03-13 |