Rivista cattolica di cultura e politica, uscita dal 1900 al 1978 con diversi nomi presso varie case editrici.

La rivista, pubblicata a Stans dal 1900 con il titolo Schweizerische Rundschau, inizialmente fu redatta da Anton Gisler e Hans von Matt. Dal 1924 uscì a Einsiedeln con il sottotitolo «Monatsschrift für Geistesleben und Kultur» sotto la responsabilità di Carl Doka, dal 1944 con il nome Schweizer Rundschau presso diversi editori, tra cui il Benziger Verlag, dal 1963 a cura di Siegfried Streicher. Nel 1924 dell'annata 25 furono venduti 2580 esemplari, dell'annata 48 nel 1947 2055 copie, di cui 1863 in Svizzera e 192 all'estero. Sotto Gisler e von Matt la rivista divenne una piattaforma per intellettuali e autori cattolici. Con Doka gli argomenti letterari furono posti in secondo piano per dare spazio a temi politici, di politica culturale e ad approfondimenti critici. Vennero prodotti numeri speciali consacrati a questioni politiche e sociali, come la borghesia, il federalismo o il bolscevismo. Streicher conferì al periodico un taglio culturale e letterario di ampio respiro ideologico, ma perpetuò la tradizione dei numeri speciali. La pubblicazione della rubrica Chronik der Weltpolitik iniziata da Doka proseguì ancora fino al 1970. Dal 1964 fino alla sua chiusura nel 1978, la Schweizer Rundschau fu curata da Urs C. Reinhardt.