Il termine designa il portabandiera di un contingente militare. In battaglia la Bandiera doveva essere sempre visibile come segno di riconoscimento e non doveva mai essere persa o, peggio, cadere in mano al nemico. Portare la bandiera era un grande onore. Presso i lanzichenecchi quest'ultima era affidata a un soldato prestante ed esperto nel combattimento. Nella Conf. il vessillifero ricopriva spesso anche la carica di Alfiere o banderale. In seguito alla differenziazione della gerarchia militare nel XVII sec., il vessillifero venne inquadrato tra i sottufficiali o gli ufficiali, di cui costituiva il grado più basso. Nei reggimenti mercenari sviz. i giovani ufficiali appena reclutati iniziavano generalmente la loro carriera come vessilliferi. All'inizio del XXI sec. nell'esercito il grado di vessillifero non esisteva più; la sua funzione era esercitata in occasione di cerimonie militari da un sottufficiale superiore.
Riferimenti bibliografici
- Idiotikon, 1, 831
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