Il sistema dei contingenti della vecchia Conf. richiedeva una Istruzione militare individuale e collettiva, impartita da alcuni miliziani: i comandanti e alcuni quadri. Nel Servizio mercenario questo compito era assunto da ufficiali e sottufficiali di carriera, che istruivano i loro uomini; di ritorno in patria, essi divenivano spesso istruttori o ispettori nelle Milizie cantonali. Fino al 1848 istruttori di diverso grado, retribuiti a tempo parziale dai cant., istruivano fanti, artiglieri e quadri delle 25 milizie cant. Alcuni cant. avevano una scuola reclute che durava diverse settimane, altri ritenevano sufficienti esercizi volontari domenicali. Dotata di ufficiali di milizia assunti come "istruttori fed.", la scuola centrale creata nel 1819 dalla Dieta formava quadri volontari e, dal 1839, gli istruttori inviati dai cant.
Nel 1848 la Conf. assunse il compito di formare gli istruttori, dal 1874 in parte presso il Politecnico fed. di Zurigo, ma fino al 1960 ca. vi fu una carenza di formazione, soprattutto per quanto riguarda gli ufficiali che non appartenevano allo Stato maggiore generale (gli istruttori costituivano il 9% degli effettivi dello Stato maggiore generale nel 1876, il 17% nel 1916, il 23% nel 1940, il 29% nel 1945). L'artiglieria fu la prima ad avere a disposizione istruttori fed. (13 a tempo pieno e 19 ausiliari nel 1850). Dal 1874 gli istruttori di prima o seconda classe dipesero tutti dalla Conf. (150 nel 1878); tra il 1876 e il 1890 solo un quarto di essi, non sempre con il medesimo grado, veniva incorporato nell'esercito, per evitare di mettere in discussione il sistema di milizia e di favorire lo sviluppo del militarismo. Dal 1890 vennero tutti incorporati nell'esercito e si guadagnarono i gradi sulla base degli stessi criteri dei miliziani. Nelle scuole e nei corsi, i quadri della milizia incaricati del comando osservavano così gli istruttori, che spesso assumevano un atteggiamento da superiori nei loro confronti, impartire le loro direttive alla truppa. La ripartizione delle competenze e i rapporti migliorarono alla vigilia della prima guerra mondiale.
Alla fine del XIX sec. gli istruttori si rispecchiavano in due scuole: quella "innovatrice" del colonnello Ulrich Wille, fautore della Auftragstaktik o "tattica dell'incarico" (obiettivi e metodi prefissati, decisione tattica demandata alla discrezione dei subordinati), e quella "nazionale" di Hugo Hungerbühler, più vicina ai valori della società civile. Fino al rapporto della commissione per le questioni dell'educazione e dell'istruzione militare, diretta dal colonnello Heinrich Oswald (1970), dominò, sebbene con qualche accorgimento, una concezione prussiana dell'educazione e dell'istruzione (rigido addestramento, formalismo talvolta eccessivo).
Nel XX sec. l'esercito sviz. annoverava un numero limitato di militari di professione, attivi come insegnanti, tecnici e amministratori. Dal 1926 sottufficiali istruttori sono incaricati dell'istruzione tecnica delle armi e dei materiali. Gli ufficiali vengono formati nell'ambito dell'arma in cui vengono incorporati presso la scuola militare di Zurigo, divenuta acc. militare presso il Politecnico fed. nel 2002; i sottufficiali ricevono dal 1975 un'istruzione di base centralizzata a Herisau (Scuole militari). Nelle scuole, gli istruttori assicurano la formazione e l'educazione della truppa e preparano i quadri della milizia al comando e all'istruzione. Dall'inizio degli anni 1960-70 il reclutamento di questi professionisti risulta problematico (nel 1971 380 posti su 1680 erano vacanti).
Dal 2004 Esercito XXI ha posto particolare attenzione all'istruzione, aumentando il numero degli istruttori, ora denominati ufficiali o sottufficiali di carriera, che però nel 2006 risultavano già insufficienti. Assieme a militari a contratto temporaneo, essi assicurano l'istruzione individuale della truppa e dei quadri, come pure l'istruzione in formazione fino al livello della compagnia; i quadri di milizia si occupano invece dell'allenamento operativo della truppa.