1530 ca. Bourges (Berry), nel maggio del 1586 a Losanna, rif., cittadino di Ginevra (1557). Figlio di Léon, avvocato, rifugiato a Ginevra per motivi di religione, e di Guinemonde Bigot. (1553) Marthe Le Breton, figlia di Jean, di Orléans. Probabilmente esercitò funzioni pastorali nel Berry prima di stabilirsi a Losanna, dove studiò teol., e a Ginevra. Vicino a Calvino, fu nominato pastore a Vandœuvres (1553), poi a Ginevra (1557). Dal 1561 al 1571 fu pure segr. della Compagnie des pasteurs. Rettore dell'Acc. (1564-66), succedette a Calvino alla cattedra di teol. dal 1566 al 1571, anno in cui fu deposto in seguito a frizioni politiche con il Consiglio di Ginevra. Si ritirò infine a Losanna dove dal 1572 insegnò all'Acc. C. firmò con Teodoro di Beza la seconda redazione della celebre Vie de Calvin (1565) e fu autore di un'opera sull'Apocalisse (1581).
Riferimenti bibliografici
- H. Heyer, L'Eglise de Genève, 1909, 444
- Registres de la Compagnie des pasteurs, 3, 1969, VIII-XI
- I. Backus, Les sept visions et la fin des temps, 1997, 65-73
Scheda informativa
Appartenenza familiare | |
Dati biografici | ∗︎ ca. 1530 ✝︎ nel maggio del 1586 |