
Fam. di notabili di Ginevra, immigrata da Lucca nel XVI sec. L'origine della fam. risale a Deodato, che alla fine del XII sec. viveva a Coreglia in Toscana. Dalla fine del XIII sec. i D. furono medici chirurghi, prima a Coreglia e poi a Lucca. Nel XV sec., grazie a legami matrimoniali, entrarono a far parte della cerchia dominante dei mercanti banchieri ed ebbero accesso alle cariche com. Nel 1532 Nicolao, Girolamo e Michele detenevano il secondo patrimonio della città. Carlo (1541-1625), figlio di Michele, che secondo la tradizione venne battezzato dal papa ed ebbe Carlo V come padrino, aderì alla Riforma. Nel 1567 emigrò a Ginevra, ottenendone la cittadinanza nel 1572. Con suo cugino Pompeo (->) e altri rifugiati lucchesi sviluppò a Ginevra la manifattura e il commercio della seta e della lana e offrì grande sostegno finanziario al governo ginevrino. Suo figlio Giovanni (->) fu il capostipite di una serie di pastori che esercitarono il ministero nei Paesi Bassi e a Ginevra fino a Edouard (->). Dalla fine del XVI sec. diversi D. fecero parte del Consiglio dei Duecento, ma Diodato (1579-1642), figlio di Pompeo, fu il solo ad accedere al Piccolo Consiglio. Suo fratello Elia (->) difese a più riprese gli interessi di Ginevra presso la corte di Francia. Un terzo fratello, Alessandro (->), tornò invece alla professione medica dei suoi antenati. Il figlio di quest'ultimo, François (1647-1690), lasciò disegni e incisioni della Ginevra del XVII sec. Nel XIX sec. tre fratelli D. furono ufficiali nello Stato maggiore fed.: Théodore (1816-1878), Charles-Aloys (1826-1896) e Gabriel (->), l'ultimo a portare il cognome a Ginevra. Nel 1710 un altro Gabriel aveva acquistato una proprietà a Cologny, dove aveva fatto costruire una nuova casa padronale, la villa D.