Menzionato la prima volta nel 1532, riformato, di Ginevra. Procuratore generale nel 1534, fu incaricato di inventariare i beni confiscati dei Mammelus. Membro del Consiglio dei Duecento e di quello dei Sessanta (1535), nello stesso anno fu incarcerato a Chillon da Carlo III di Savoia e liberato dai Bernesi nel marzo del 1536. Consigliere nel 1537, fu castellano di S. Vittore (1547), syndic (1546) e primo syndic (1555). Convinto sostenitore di Calvino, si oppose al partito dei libertini (o perrinisti). Dopo la vittoria dei calvinisti nel 1555, con un discorso davanti al Consiglio sostenne la concessione generalizzata della cittadinanza ai rifugiati per fede riformati, consolidando così la supremazia di Calvino e garantendo la stabilità politica e religiosa di Ginevra.
Riferimenti bibliografici
- L. Sordet, Dictionnaire des familles genevoises, ms., 1, s.d., 445 (presso AEG)
- F. Bonivard, Chroniques de Genève, a cura di M. Tripet, 2001-
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Scheda informativa
Dati biografici | Prima menzione 1532 |