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Balivo

Era denominato balivo o lan[d]fogto - in ted. Landvogt, Obervogt o Vogt, in franc. bailli, dal lat. ballivus, advocatus (difensore, avvocato, avogadro) - il rappresentante del potere signorile in un territorio circoscritto. I territori sottoposti all'autorità di un balivo si dividevano in baliaggi imperiali, creati allo scopo di amministrare i beni dell'Impero (Balivo imperiale), e in Baliaggi veri e propri, appartenenti ai cant. e ai loro Paesi alleati.

Re Rodolfo I d'Asburgo e i suoi successori istituirono vari baliaggi imperiali, fra cui quelli di Svevia e di Alsazia. Nell'odierno territorio sviz. gli Asburgo crearono baliaggi intorno a Baden e a Kyburg, da cui derivarono, all'inizio del XIV sec., i baliaggi di Argovia e Turgovia; in questi ultimi il balivo, in realtà governatore asburgico, assumeva anche i diritti dell'Impero. Pietro II di Savoia introdusse la figura del balivo dapprima nei suoi possedimenti personali situati nel territorio di Vaud e nello Chablais, in seguito in tutti i territori soggetti al casato.

Nelle loro Signorie territoriali, costituitesi fra il XIV e il XVI sec., i cant. e i loro Paesi alleati ripresero l'organizzazione precedente, istituita dagli Asburgo o dai Savoia; tale organizzazione rimase in vigore sia nei Paesi soggetti sia nei Baliaggi comuni. A ogni baliaggio era preposto un funzionario designato in modi diversi: nell'Oberland bernese veniva in genere chiamato Castellano, nella regione di Zurigo Obervogt e in Vallese e a Aigle gouverneur; a Zurigo e a Lucerna la denominazione di Landvogt sostituì gradualmente quella di Vogt, ma non prima del XVII sec. Nei Baliaggi italiani dei 12 cant. questo funzionario era chiamato balivo o landfogto, a Lugano capitano reggente e a Locarno commissario.

Il balivo di Mendrisio nel suo palazzo. Acquerello di Hieronymus Holzach (Kunstmuseum Basel, Kupferstichkabinett; fotografia Martin Bühler).
Il balivo di Mendrisio nel suo palazzo. Acquerello di Hieronymus Holzach (Kunstmuseum Basel, Kupferstichkabinett; fotografia Martin Bühler). […]

Di norma il balivo veniva scelto tra i membri del Consiglio ed era tenuto a prestare giuramento di fronte a questa assemblea; egli veniva nominato per un periodo determinato. Nell'amministrazione dei baliaggi comuni, ogni cant. sovrano proponeva il balivo attenendosi a un turno prefissato. Fra i compiti del balivo vi era soprattutto l'amministrazione della giustizia, delle finanze, fiscale e militare. A seconda delle dimensioni del baliaggio e della sua distanza dal centro del territorio del cant. cui era soggetto, il balivo era obbligato a risiedere nella sua sede ufficiale oppure poteva (come nel caso degli Obervögte zurighesi) esercitare la carica restando in città. Nel suo baliaggio egli doveva imporre il rispetto delle decisioni del sovrano e riceveva l'omaggio dei sudditi.

Nel 1798 l'Elvetica abolendo i baliaggi soppresse anche la carica di balivo; nei Distretti cant. il titolo di balivo, ormai screditato, cadde definitivamente in disuso nel 1803.

Riferimenti bibliografici

  • W. Meyer, Verwaltungsorganisation des Reiches und des Hauses Habsburg-Österreich im Gebiete der Ostschweiz 1264-1460, 1933
  • P. Aschwanden, Die Landvögte des Standes Zug, 1936
  • F. Glauser, J. J. Siegrist, Die Luzerner Pfarreien und Landvogteien , 1977
  • LexMA, 5, 1681 sg.; 8, 1811-1814
  • La Maison de Savoie en Pays de Vaud, cat. mostra Losanna, 1990, 43-45
  • H.-R. Dütsch, Die Zürcher Landvögte von 1402-1798, 1994
  • FDS BE, II/10 (intr.)
  • O. Weiss, Il Ticino nel periodo dei baliaggi, 1998 (ted. 1914)
Link

Suggerimento di citazione

Waltraud Hörsch: "Balivo", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 13.11.2008(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/026435/2008-11-13/, consultato il 07.06.2023.