
10.4.1677 Zugo, 6.7.1735 Torino, catt., di Zugo. Figlio di Wolfgang, ricco contadino e mercante di sale, e di Barbara Hediger. Maria Anna Rauch, di Diessenhofen. Dopo studi di diritto e filosofia, fu attivo come mercante di sale e giurista, le cui competenze erano richieste dalle autorità. Presto si schierò tuttavia contro l'élite, spec. contro la potente fam. Zurlauben, strettamente legata alla Francia. Nel 1712, durante la seconda guerra di Villmergen, fu uno dei capi della rivolta dei contadini, favorevoli alla guerra, contro il governo propenso alla pace. Nonostante la sconfitta, S. non venne punito. Nel 1717 venne eletto nel Consiglio. Pur appartenendo ormai all élite locale, si considerò sempre un difensore della gente comune, sempre più contrariata a causa dell'influsso franc. e della non iniqua ripartizione delle pensioni. Grazie alla sua condotta devota, che suscitava rispetto, e alla numerosa clientela, divenne capo del partito antifranc. dei "duri" che, nel 1729, durante il primo conflitto tra i "duri" e i "moderati" (Harten- und Lindenhandel), riuscì a infrangere l'egemonia dei "moderati", guidati da Fidel Zurlauben. S. acquisì una posizione dominante quale pres. del Consiglio cittadino ad anni alterni, inviato alla Dieta fed. (1729-34) e Ammann (dal 1731). Il regime autoritario, la rottura con la Francia (1733), la perdita dei proventi dalle pensioni e dal commercio dei sali e il fallito tentativo di avvicinarsi all'Austria determinarono la caduta dei "duri". Accusato tra l'altro di alto tradimento, nel 1735 S. fu condannato all'esilio perpetuo e alle galere; morì mentre era in procinto di espiare la pena. All'ascesa e al declino di S., detto "il Nero" a causa dell'aspetto cupo, vennero dedicati numerosi testi storici e letterari.