L'espressione designa un conflitto sorto fra Glarona e i sudditi del baliaggio glaronese di Werdenberg. Nel 1705 questi ultimi si videro confiscare, su iniziativa della Landsgemeinde, le carte di franchigia del 1667 e 1687, che garantivano loro diritti d'uso e autonomia nei confronti del balivo glaronese; ne pretesero quindi la restituzione da parte del Consiglio di Glarona e nel 1719 si rifiutarono di rendere omaggio al nuovo balivo. La Dieta, interpellata dalle due parti in causa, indusse i sudditi a prestare giuramento il 15.7.1720. Contrariamente alla sua promessa, Glarona non restituì le carte di franchigia, portando a un inasprimento del contrasto. Nel 1722 inviò nel baliaggio le sue truppe, confiscò i beni degli agitatori in fuga e decretò pene di morte, che tuttavia non furono eseguite. Nel 1725, dopo la sottomissione dei sudditi, riorganizzò, come già nel 1525, la situazione a suo favore, garantendosi il baliaggio di Werdenberg fino al 1798.
Riferimenti bibliografici
- H. Tschirky, «Unruhen und Volksaufstände in der Grafschaft Werdenberg», in Werdenberger Jahrbuch, 18, 2005, 60-100
- R. Schlaepfer, «Darstellungen von grosser Spannweite: Der Werdenberger Landhandel in der Literatur», in Werdenberger Jahrbuch, 18, 2005, 113-123
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