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Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera

La Dieta fed. evangelica (Protestantesimo) e la Conferenza sviz. delle Chiese evangeliche, fondata nel 1858, sono i precursori della Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera, sorta nel 1920; di essa fanno parte 24 Chiese evangeliche-riformate (Chiese cantonali) e, dal 1922, la Chiesa evangelica-metodista e la Chiesa evangelica libera di Ginevra. Organo superiore è l'assemblea dei delegati. La direzione è composta da un Consiglio di sette persone che elabora le linee direttive strategiche. L'organo di gestione con sede a Berna comprende le sezioni responsabili delle relazioni ecclesiali, dei servizi centrali e della comunicazione nonché l'Ist. di teol. ed etica.

Presidenza della Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera

1920-1921Wilhelm Hadorn
1921-1930Otto Herold
1930-1941Eugène Choisy
1941-1954Alphons Koechlin
1954-1962Henri D'Espine
1962-1965Alphonse Küenzi
1966-1970Alexandre Lavanchy
1970-1978Walter Sigrist
1978-1986Jean-Pierre Jornod
1986-1998Heinrich Rusterholz
1999-2010Thomas Wipf
2011-Gottfried Locher
Presidenza della Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera -  Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera

Al pres. compete la cura dei rapporti con le org. ecclesiali e le istituzioni politiche sul piano nazionale e intern. Nel 1920 i temi dominanti furono la partecipazione alla nascita del movimento ecumenico e alla ricostruzione dell'Europa; questi obiettivi furono raggiunti e rafforzati attraverso l'adesione all'Alleanza rif. mondiale (1925), al Consiglio ecumenico delle Chiese (1940) e mediante la fondazione dell'Aiuto delle Chiese evangeliche sviz. (1946) e di Pane per i fratelli (1963, oggi Pane per tutti). In Svizzera, la Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera ha suoi rappresentanti in diverse commissioni fed.; oltre che con le autorità fed., essa cura le relazioni con le altre confessioni, ass. e comunità religiose ed è all'origine della Conferenza della diaconia (1993) e della Conferenza Donne (1999). Sul piano intern. collabora inoltre con la Comunione delle Chiese evangeliche in Europa (Comunione ecclesiale di Leuenberg), con la Conferenza delle Chiese europee e con l'Alleanza mondiale delle Chiese rif. Nel 1970 è sorto l'Ist. di etica sociale (dal 2004 Ist. di teol. ed etica). La proposta lanciata nel 1962 di superare il federalismo, legato a cause storiche, teol. e strutturali, e di tentare il passaggio da federazione a Chiesa, non incontrò tuttavia i favori della maggioranza. Malgrado i modesti mezzi, la Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera ha preso posizione su numerose questioni attuali; in particolare si è occupata dei rapporti nord-sud, del razzismo, dei diritti degli stranieri e dei rifugiati, del servizio civile, della pace, degli armamenti, dell'esportazione di armi, dell'interruzione di gravidanza e di problemi energetici e ambientali.

Riferimenti bibliografici

  • Evangelisches Kirchenlexikon, 4, 1995, 155 sg. (con bibl.)
  • H. Rüegger, «Reformiert-methodistische Kirchengemeinschaft», in Theologische Zeitschrift, 53, 1997, 240-254
Link

Suggerimento di citazione

Rudolf Dellsperger: "Federazione delle Chiese evangeliche della Svizzera", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 27.11.2012(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/027051/2012-11-27/, consultato il 28.03.2024.